Quinto Giorno
Quinto Giorno della Novena alla Divina Misericordia. In quel tempo, Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto».
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» – che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”». Maria di Màgdala andò subito ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.>> ( Gv 20,11-18). Il Vangelo di oggi illumina il significato degli auguri di “Buona Pasqua!”: Passaggio dal “pianto” (ognuno conosce il sapore delle sue lacrime!!) alla “gioia” della “relazione” ri-creata da Gesù e con Lui, il Crocifisso Risorto. In questa luce, “Buona Pasqua” significa augurare a ciascuno di sentirsi chiamato/a per “nome”, quindi “ri-creato/a”, così come è accaduto a Maria di Magdala: chiamati per nome per annunciare che Gesù, il Crocifisso, è Risorto! Per questo, anche noi acclamiamo: <>. Buona Pasqua! P. Antonio Santoro omi