Frammenti di Luce.
16 Dicembre 2024. << Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza. // Ricòrdati, Signore, della tua misericordia e del tuo amore, che è da sempre. Ricòrdati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore.>> (Dal Salmo 24/25). Da «Spes non confundit»: <<Tuttavia, come sappiamo per esperienza personale, il peccato “lascia il segno”, porta con sé delle conseguenze: non solo esteriori, in quanto conseguenze del male commesso, ma anche interiori, in quanto «ogni peccato, anche veniale, provoca un attaccamento malsano alle creature, che ha bisogno di purificazione, sia quaggiù, sia dopo la morte, nello stato chiamato purgatorio». [Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1472] Dunque permangono, nella nostra umanità debole e attratta dal male, dei “residui del peccato”. Essi vengono rimossi dall’indulgenza, sempre per la grazia di Cristo, il quale, come scrisse San Paolo VI, è «la nostra “indulgenza”». [Paolo VI, Lettera Apostolica Apostolorum limina, 23 maggio 1974, II] La Penitenzieria Apostolica provvederà ad emanare le disposizioni per poter ottenere e rendere effettiva la pratica dell’Indulgenza Giubilare. Tale esperienza piena di perdono non può che aprire il cuore e la mente a perdonare. Perdonare non cambia il passato, non può modificare ciò che è già avvenuto; e, tuttavia, il perdono può permettere di cambiare il futuro e di vivere in modo diverso, senza rancore, livore e vendetta. Il futuro rischiarato dal perdono consente di leggere il passato con occhi diversi, più sereni, seppure ancora solcati da lacrime. >> (n. 23). Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, fa’ che, assaporato il perdono, impariamo a perdonare…>>. Buon cammino come Pellegrini di Speranza! P. Antonio Santoro omi