Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

18 Novembre 2024. <<[Io udii il Signore che mi diceva]: «All’angelo della Chiesa che è a Èfeso scrivi: “Così parla Colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d’oro. Conosco le tue opere, la tua fatica e la tua perseveranza, per cui non puoi sopportare i cattivi. Hai messo alla prova quelli che si dicono apostoli e non lo sono, e li hai trovati bugiardi. Sei perseverante e hai molto sopportato per il mio nome, senza stancarti. Ho però da rimproverarti di avere abbandonato il tuo primo amore. Ricorda dunque da dove sei caduto, convèrtiti e compi le opere di prima”».>>  (cfr Ap 1,1-5a; 2,1-5a ). *Manca poco più di un mese all’inizio del Giubileo e vogliamo cominciare a prepararci ad accogliere la Grazia di questo Anno Santo. Pertanto, da oggi e per alcuni giorni, non commento il testo biblico, ma riporto degli stralci della «Bolla di Indizione del Giubileo Ordinario dell’anno 2025»: «Spes non confundit [La speranza non delude]». Il Giubileo inizia con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro in Vaticano il 24 dicembre 2024 e si concluderà con la chiusura della stessa Porta Santa il 6 gennaio 2026. Nelle singole diocesi l’apertura dell’Anno giubilare sarà il 29 dicembre 2024 e si concluderà il 28 dicembre 2025. *<< «Spes non confundit», «la speranza non delude» (Rm 5,5). Nel segno della speranza l’apostolo Paolo infonde coraggio alla comunità cristiana di Roma. La speranza è anche il messaggio centrale del prossimo Giubileo, che secondo antica tradizione il Papa indice ogni venticinque anni. Penso a tutti i pellegrini di speranza che giungeranno a Roma per vivere l’Anno Santo e a quanti, non potendo raggiungere la città degli apostoli Pietro e Paolo, lo celebreranno nelle Chiese particolari. Per tutti, possa essere un momento di incontro vivo e personale con il Signore Gesù, «porta» di salvezza (cfr. Gv 10,7.9); con Lui, che la Chiesa ha la missione di annunciare sempre, ovunque e a tutti quale «nostra speranza» (1Tm 1,1). Tutti sperano. Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porterà con sé. L’imprevedibilità del futuro, tuttavia, fa sorgere sentimenti a volte contrapposti: dalla fiducia al timore, dalla serenità allo sconforto, dalla certezza al dubbio. Incontriamo spesso persone sfiduciate, che guardano all’avvenire con scetticismo e pessimismo, come se nulla potesse offrire loro felicità. Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza. La Parola di Dio ci aiuta a trovarne le ragioni. Lasciamoci condurre da quanto l’apostolo Paolo scrive proprio ai cristiani di Roma.>> (n. 1). Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, rianima la speranza nel cuore di ogni cristiano, di ogni essere umano…>>. Serena giornata! P. Antonio Santoro omi

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