Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

1 Novembre 2024. Tutti I Santi – Solennità. << Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all’Agnello».>> (cfr Ap 7,2-4.9-14). La “moltitudine immensa” sono i “santi” in paradiso: cioè le persone umane pienamente “realizzate” perché sempre più unite a Dio mediante la sequela di Cristo Gesù e la carità vissuta fino alla piena e totale trasformazione. La “santità” è la “vocazione” di ogni cristiano, anzi di ogni essere umano, perché il “destino” di ogni umana creatura è l’unione con Dio. I “santi” sono “indicatori di strada”, affermava il grande Papa Benedetto XVI, non solo i santi proclamati tali << ma proprio anche i santi semplici, cioè le persone buone che vedo nella mia vita, che non saranno mai canonizzate. Sono persone normali, per così dire, senza eroismo visibile, ma nella loro bontà di ogni giorno vedo la verità della fede. Questa bontà, che hanno maturato nella fede della Chiesa, è per me la più sicura apologia del cristianesimo e il segno di dove sia la verità.>> (Catechesi 11/04/2011). Su questo stesso profumo di santità, Papa Francesco afferma: << Mi piace vedere la santità nel popolo di Dio paziente: nei genitori che crescono con tanto amore i loro figli, negli uomini e nelle donne che lavorano per portare il pane a casa, nei malati, nelle religiose anziane che continuano a sorridere. In questa costanza per andare avanti giorno dopo giorno vedo la santità della Chiesa militante. Questa è tante volte la santità “della porta accanto”, di quelli che vivono vicino a noi e sono un riflesso della presenza di Dio, o, per usare un’altra espressione, “la classe media della santità” >> (“Gaudete et exsultate” 7). Pe il nostro cammino di santificazione, ci sia di ispirazione e sostegno, un breve testo di un “testimone” del nostro tempo: il Card. F.X.N. Van Thuan (1928-2002) per molti anni perseguitato e messo in carcere in Vietnam (13 anni senza un giudizio!) per il nome di Gesù. “Santità è …essere l’amore”: «È vivendo il presente che si possono / adempiere bene i doveri di ogni giorno. // È vivendo il presente che le croci diventano sopportabili. // È vivendo il presente che si possono / cogliere le ispirazioni di Dio, / gli impulsi della sua grazia. // È vivendo il presente che possiamo / costruire fruttuosamente la nostra santità. // Bisogna essere l’amore nel momento presente, / con Dio e con tutti. Si possono fare grandi cose, / ma è difficile fare bene tutto; solo nella santità si può farlo. // L’uomo realizza se stesso nella comunione con Dio / dicendo di sì a Lui in ogni momento della sua vita, / rispondendo al sì che Dio ha detto creandolo per amore. // Se non posso fare nulla in una data circostanza, / o per una persona cara in pericolo o malata, / posso però fare quello che si vuole da me in quel momento: / studiare bene, pulire bene, pregare bene… // Non è facile piacere sempre a Dio, / non è facile sorridere a tutti ogni momento, / non è facile amare tutti ogni momento, / ma se siamo sempre amore nel presente, / senza rendercene conto, siamo nulla per noi stessi / e affermiamo con la vita la superiorità di Dio, / il suo essere tutto. / Basta vivere nell’amore.>>. Buona festa e buon cammino di santità! P. Antonio Santoro omi

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