Frammenti di Luce.
29 Ottobre 2024. << Fratelli, nel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri: le mogli lo siano ai loro mariti, come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, così come Cristo è capo della Chiesa, lui che è salvatore del corpo. E come la Chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli lo siano ai loro mariti in tutto. E voi, mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola, e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo: chi ama la propria moglie, ama se stesso. Nessuno infatti ha mai odiato la propria carne, anzi la nutre e la cura, come anche Cristo fa con la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo. Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne. Questo mistero è grande: io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! Così anche voi: ciascuno da parte sua ami la propria moglie come se stesso, e la moglie sia rispettosa verso il marito.>> (Ef 5,21-33). Questo è un testo molto ricco e profondo e richiederebbe uno spazio che va ben oltre quello di questi Frammenti di Luce. Pertanto, offro solo qualche spunto di riflessione sul Mistero grande: Cristo-Chiesa, marito-moglie, sposi “nel Signore”. *L’apostolo Paolo mostra ai cristiani di Efeso – e quindi, a tutti i cristiani di ogni tempo, luogo e cultura – il significato del matrimonio nella visione biblico-cristiana. *«Sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo». Questo versetto costituisce la chiave di lettura di tutto il brano (Ef 5, 22-33). *«Nel timore di Cristo». “In Lui”: insieme! “Timore”: non paura, ansia…, non timore servile, ma filiale. «Principio della sapienza è temere il Signore» (Siracide 1, 12 nel contesto di Sir 1, 9-18; 2, 2-18.). Questo timore indica l’atteggiamento del “credente” che si fida di Dio e obbedisce alla sua parola. Anche sul piano dei rapporti umani esiste, oltre al timore-paura, un timore che dice: rispetto, che nasce dal riconoscimento della dignità e dell’identità dell’«altro»; venerazione, che nasce dall’amore disinteressato. *La «sottomissione» è «reciproca» (così afferma S. Giovanni Paolo II). Essa è caratterizzata dall’ amore di «agape» (→cioè: di dono totale e radicale di sé, sul modello del rapporto Cristo-Chiesa) e quindi dal dinamismo della kenosi, cioè della capacità di “fare spazio” dentro di sé all’altro/a, eliminando ciò che impedisce tale accoglienza. Questa «sottomissione» implica un amare (la moglie il marito e viceversa) non tanto per sé ma per Cristo e in Lui. *La «carità coniugale»: è l’essenza del matrimonio sacramento: «L’amore coniugale raggiunge quella pienezza a cui è interiormente ordinato, la carità coniugale, che è il modo proprio e specifico con cui gli sposi partecipano e sono chiamati a vivere la carità stessa di Cristo che si dona sulla Croce» (così San Giovanni Paolo nella “Familiaris consortio” 13). *La «reciprocità»: è esigita (anche se mai imposta!) intrinsecamente dalla stessa natura oblativa della carità coniugale e familiare. *La «pedagogia e la spiritualità» dell’amore coniugale e familiare sono abbozzate mediante una serie di come. Questa congiunzione caratterizza e qualifica la relazione coniugale e familiare. «Come amarsi»? Come Cristo e la Chiesa! «Cristo ha dato se stesso per lei». Amarsi «con un amore senza misura»! Mai dato per scontato, ma sempre ridichiarato e alimentato (con le parole e con i piccoli gesti quotidiani), verificato e purificato da un costante dialogo e dal mutuo perdono, anche mediante il sacramento della riconciliazione. Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, concedi il dono dello stupore a coloro che sono chiamati alla vita coniugale e familiare, perché siano testimoni del mistero di cui sono sacramento: l’Amore di Cristo per la Chiesa-Umanità >>.
Serena giornata! P. Antonio Santoro omi