Frammenti di Luce.

 3 Giugno 2024. Santi Carlo Lwanga e Compagni Martiri – Memoria.  << Carissimi, grazia e pace siano concesse a voi in abbondanza mediante la conoscenza di Dio e di Gesù Signore nostro. La sua potenza divina ci ha donato tutto quello che è necessario per una vita vissuta santamente, grazie alla conoscenza di colui che ci ha chiamati con la sua potenza e gloria. Con questo egli ci ha donato i beni grandissimi e preziosi a noi promessi, affinché per loro mezzo diventiate partecipi della natura divina, sfuggendo alla corruzione, che è nel mondo a causa della concupiscenza. Per questo mettete ogni impegno per aggiungere alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, alla conoscenza la temperanza, alla temperanza la pazienza, alla pazienza la pietà, alla pietà l’amore fraterno, all’amore fraterno la carità.>> (2Pt 1,2-7). <<Simone Pietro, servo e apostolo di Gesù Cristo – così comincia la Lettera nel versetto 1, rivolgendosi – a quanti nella giustizia [꞊ salvezza] del nostro Dio e salvatore nostro Gesù Cristo hanno ricevuto in sorte con noi la stessa preziosa fede>. Vivere il dono della “preziosa fede” ci fa diventare “partecipi della natura divina”. Siccome la natura divina è essere Amore, vivere la fede in Cristo Gesù significa essere partecipi di Dio-Amore, e, quindi, chiamati all’amore come vocazione fondamentale della nostra esistenza e del suo pieno e definitivo compimento oltre l’orizzonte terreno, nell’eternità. Pietro indica le condizioni fondamentali per rendere attiva e feconda la partecipazione alla “natura divina”: fede, virtù umane e cristiane, conoscenza (intesa come esperienza relazionale con Gesù), temperanza, pazienza, pietà, amore fraterno (inteso come amore di amicizia, stando all’originale greco → “philadefìa” ) e carità (→ “agàpe”). Che bella, semplice e concreta catechesi è questa dell’apostolo Pietro! Rileggiamo più volte il testo, in atteggiamento di profondo ascolto ed accoglienza, lasciando che lo Spirito scolpisca dentro di noi la divina Parola perché posiamo viverla… Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, ravviva in noi la coscienza di essere partecipi della natura divina e la grazia di vivere secondo questa natura le nostre relazioni quotidiane, sempre “connessi” con la Sorgente…>>. 

Serena giornata! P. Antonio Santoro omi