Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

 << In quel tempo, i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.

Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno». Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.>> (Gv 6,52-59). Dinanzi alla reazione stizzita dei Giudei, Gesù non dice: <<Scusate, forse mi sono spiegato male, ho fatto un esempio piuttosto paradossale per dirvi che siete partecipi della vita eterna se avete un buon rapporto con me e se accogliete il mio insegnamento per avere una vita morale corretta …>>. No! Gesù non mitiga il suo discorso sul “pane di vita” che è la “sua carne”. Egli rincara la dose. Gesù non lascia spazio ad interpretazioni simboliche o moralistiche o affettive. La carne e il sangue non sono immagini iperboliche, ma reali! Gesù ci sta rivelando che nelle “specie eucaristiche” (pane/carne, vino/sangue) è presente Lui stesso!  E, come affermava, Papa Benedetto: <<Nell’Eucaristia viene ripresentato, cioè fatto presente, il mistero della Croce>>. E, in virtù del Battesimo, noi siamo già dentro quel Mistero di morte e risurrezione, quel Mistero di vita eterna. Nutrendoci dell’Eucaristia, veniamo resi sempre più partecipi della vita divina/vita eterna, fino al suo pieno compimento nella risurrezione, perché l’Eucaristia è germe di risurrezione e “farmaco di immortalità”. Se l’Eucaristia è questa Realtà divina, se è Dio stesso che si fa nostro cibo, come privarsi di partecipare alla celebrazione eucaristica e di rinunciare alla comunione eucaristica? Forse, quanto cammino, nella fede, abbiamo ancora da fare! I nostri dubbi e/o la nostra incredulità, non vengono sanati da analisi e ragionamenti umani. Quello che Gesù ci dice, se non è spiegabile dalla ragione è pur sempre ragionevole perché chi ha creato ogni vita può rendersi presente nella modalità che ritiene per il vero bene delle sue creature, cioè, ognuno di noi, e di ogni tempo e luogo. Con questa consapevolezza, preghiamo: <<O Dio, che nel mistero eucaristico ci hai dato il pane vero disceso dl cielo, fa’ che viviamo sempre in te con la forza di questo cibo spirituale e nell’ultimo giorno risorgiamo gloriosi alla vita eterna>> (Dal Rito dell’esposizione e benedizione eucaristica).

Buon cammino, nella gioia del Cristo Risorto!   P. Antonio Santoro omi

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