Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

Seconda Parola: << In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso>> (Lc 23, 43 ). Contesto della seconda Parola di Gesù: “Lc 23,39-43: <<Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».>>. *La seconda parola/frase di Gesù in croce ci rivela che Dio ricco di misericordia dona il suo «paradiso» anche a chi si converte nella sua ultima ora terrena. *Anche in questa seconda Parola di Gesù ciò che viene in evidenza è ancora il PERDONO! È una parola di perdono e di misericordia. *Gesù è venuto per salvare i peccatori e rimane fedele fino alla fine a questa sua missione salvifica e redentiva, pagando di persona. Gesù, all’inizio della sua vita pubblica e, quindi, del suo ministero, si mette in fila con i peccatori per ricevere il battesimo da Giovanni il Battista (cfr. Lc 3,21). Gesù per tutta la sua vita è stato tra i peccatori (cfr. Lc 15,1-7; 19,7-10) e sulla croce muore tra peccatori. Gesù fino alla fine, fin sulla croce rimane fedele a se stesso e alla sua missione: “un amico di pubblicani e di peccatori” (Lc 7,34). *«Oggi». È l’«oggi di Dio» che ha la dimensione dell’eternità e va oltre la fluidità del tempo. *«Sarai con me nel paradiso». Nel linguaggio biblico, <<il giardino dell’Eden, la Gerusalemme santa e perfetta, la beatitudine finale, il cielo sono sinonimi simbolici del «paradiso»>> (Ravasi) in cui viene accolto il malfattore pentito e convertito. Il «paradiso» riguarda la realtà ultima e gloriosa che accoglie i “giusti”; esso viene descritto col simbolo del «cielo» nel «Compendio» del «Catechismo della Chiesa Cattolica»: <<Per «cielo» s’intende lo stato di felicità suprema e definitiva. Quelli che muoiono nella grazia di Dio e non hanno bisogno di ulteriore purificazione sono riuniti attorno a Gesù e a Maria, agli Angeli e ai Santi. Formano così la Chiesa del cielo, dove essi vedono Dio «a faccia a faccia» (1 Cor 13,12), vivono in comunione d’amore con la Santissima Trinità e intercedono per noi.>> (209). Ma già su questa terra, “se stiamo con Gesù” possiamo gustare il paradiso. E stiamo con Lui, quando ci amiamo di un amore di misericordia come Gesù ci ha amati: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi.» (Gv 15, 9-12).  «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.» (Gv 14,23). Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, fa’ che pregustiamo la “gioia” del “paradiso” in una conversione continua ad un amore di misericordia …>>. Buon cammino nell’«oggi di Dio» … P. Antonio Santoro omi

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