Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

Domenica delle Palme – Passione del Signore – Anno B. Prima Parola: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno». <<Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno».>> (Lc 23, 33-34). *In questa breve frase è racchiuso il «Vangelo del perdono e della misericordia.». *Gesù testimonia sulla croce quello che ha vissuto ed insegnato nel suo ministero itinerante: <<Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono e pregate per coloro che vi calunniano>> (Lc 6, 27-28). *Gesù, Verbo fatto carne, con la sua incarnazione ha assunto tutto l’umano e tutto il creato. Egli sulla croce assume in sé tutto il peso e il negativo dell’umano per riscattarlo col dono della sua vita. Gesù sulla croce non maledice, non condanna, ma mettendosi dalla nostra parte, come nostro fratello solidale con noi, invoca dal Padre il perdono. *Gesù sulla croce, chiedendo al Padre il perdono per coloro che lo hanno condannato e crocifisso, ci insegna che il perdono è un dono che va invocato: è la pienezza di un dono divino! <<Errare è umano – affermava un poeta inglese, Alexander Pope – perdonare è divino>>.*Perdonare secondo la legge della reciprocità. Perdonati perdoniamo. Questa legge è espressa nella preghiera che ci ha insegnato Gesù: il Padre nostro: « …Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori … Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.» (Mt 6, 12.14-15). *Questa legge della reciprocità, Paolo la ripropone più volte nelle sue lettere: << Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo>> (Ef 4,32; cfr Col 3,13).). *L’essere umano, creato ad immagine e somiglianza di Dio che perdona, ha in sé la «capacità embrionale di perdonare». Ma lasciato alle sue sole forze perdonare diventa una impresa estremamente ardua, se non proprio impossibile. *Per perdonare occorrono delle motivazioni forti. Per uscire dalla spirale dell’odio, della vendetta occorre tanta forza per superare la logica – legge del taglione (cfr Es 21, 24-27) occhio per occhio, dente per dente … – e chiedere la grazia di lasciarsi attrarre dalla spirale dell’amore secondo l’esempio e l’insegnamento di Gesù. * Perdonare “conviene” perché rende liberi e migliora la qualità della vita. <<Le ricerche scientifiche sugli effetti del perdono – afferma la prof.ssa Barbara Barcaccia, filosofa e psicoterapeuta – dimostrano che perdonare arreca diversi benefici al benessere psico-fisico: contribuisce ad abbassare la pressione arteriosa, migliora la qualità del sonno, diminuisce il rischio di abuso di alcool o di sostanze, consente di avere relazioni interpersonali più soddisfacenti, diminuisce il rischio di sintomatologia ansiosa e depressiva. Per sintetizzare tutti i dati delle ricerche ad oggi disponibili, si potrebbe dire che perdonare migliora la qualità della vita.>>. Gesù, che sa come siamo fatti: ha proprio ragione quando ci chiede di perdonarci, vuole il nostro vero ed integrale bene (→ di tutta la persona e delle persone in relazione tra di loro)! Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, rendici docili nell’apprendere l’arte di perdonare, perdonarci…>>.

Buon cammino di liberazione, perdonando … P. Antonio Santoro omi

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