Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

<< In quel tempo, Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?».

Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.»>> (cfr Gv 8,31-42). “Libertà”! Questa, insieme alla parola “amore”, è un’altra parola molto usata e abusata. In nome di una presunta libertà spesso si fa molto male a sé e agli altri. Quando la “libertà” non è orientata alla realizzazione del bene (non solo individuale, ma al bene degli altri, quindi al vero “bene comune”: dei membri di una famiglia, di una società, di un popolo e dei popoli …), non si è “liberi”, ma schiavi. Quando si coltivano interessi egoistici si è prigionieri di se stessi, quindi non si è liberi. Purtroppo, si scambia spesso il desiderio di libertà con l’effettivo agire da persone libere. Siamo veri con noi stessi! Abbiamo tanti e tali condizionamenti che la vera libertà diventa una continua conquista. Gesù in poche parole ci indica la via maestra per essere “protagonisti” nel dinamismo per “diventare” “liberi”: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Ci sta dicendo che nella relazione con Lui s’impara ad essere liberi, perché nel rapporto con Lui s’impara ad amare e, quindi, a vivere secondo la nostra vera e profonda natura che Dio ci ha partecipato creandoci «a sua immagine»: capaci di amare e di essere amati, interiormente strutturati per vivere nella reciprocità del dono disinteressato di sé. Quando viviamo così, sperimentiamo quella libertà che genera il bene nelle sue infinite forme. Diversamente, si sperimenta la degenerazione della libertà che è la dissoluzione del bene in conflitti sempre più a vasto raggio. Ed è quello che, in modo macroscopico, abbiamo quotidianamente sotto i nostri occhi. Chi, un po’ sano di mente, si sentirebbe di affermare che i conflitti, in particolare, le guerre sono espressione dell’intelligenza e della libertà di chi le provoca e le persegue? Le guerre, sono la palese prova che si è schiavi del peccato, perché dove non c’è amore nelle sue molteplici forme di giustizia, uguaglianza, condivisione, solidarietà, ci sono forme di peccato, quindi di schiavitù. Quando rifletto sulla libertà, mi aiuta a “convertirmi alla vera libertà”, oltre quello che ci dice Gesù, quanto l’apostolo Paolo diceva ai Galati: <<Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non divenga però un pretesto per la carne; mediante l’amore siate invece a servizio gli uni degli altri>> (Gal 5,13). Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, converti la nostra mente ed il nostro cuore alla vera libertà del dono di sé…>>. Buon cammino di Quaresima, come opportunità per essere liberi … P. Antonio Santoro omi

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