Frammenti di Luce.

<< In quel tempo, all’udire le parole di Gesù, alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: “Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo”?». E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui.>> (cfr Gv 7,40-53). Ieri come oggi continua la divergenza di opinioni fino al contrasto violento sulla identità di Gesù di Nazaret. Varie sono le posizioni: c’è chi è contrario ideologicamente; chi è indifferente; chi in modo agnostico sospende ogni valutazione; chi si professa ateo; chi vive in un “sincretismo” religioso (cioè si nutre di una brodaglia religiosa e non raramente anche superstiziosa); c’è chi si sente minacciato nel suo potere religioso, politico, economico, etico… C’è chi si professa cristiano ma vive in pratica come se il “suo” Gesù non esistesse veramente. Come ben intuiamo – forse anche per esperienza individuale – è una questione di fede. Non penso che sia stato un caso, o una semplice battuta l’interrogativo di Gesù: «Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?» (Lc 18,8b). Lasciamoci provocare da Gesù facendo nostro l’insegnamento del profeta Isaia: «Poiché dice il Signore Dio, il Santo di Israele: «Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza, nell’abbandono confidente sta la vostra forza» (30,15).  In questo tempo di Quaresima, la Parola di Dio ci rivela la vera identità di Gesù soprattutto nella celebrazione del Mistero pasquale: passione-morte-risurrezione.  Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, illuminami per comprendere ciò che ostacola e ciò che favorisce e alimenta il mio cammino di fede…>>.

 Buon cammino nell’abbandono confidente … P. Antonio Santoro omi