Frammenti di luce

Frammenti di Luce. 7 Marzo 2024. <

Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio alla mia parola; anzi, procedettero ostinatamente secondo il loro cuore malvagio e, invece di rivolgersi verso di me, mi hanno voltato le spalle. Da quando i vostri padri sono usciti dall’Egitto fino ad oggi, io vi ho inviato con assidua premura tutti i miei servi, i profeti; ma non mi hanno ascoltato né prestato orecchio, anzi hanno reso dura la loro cervìce, divenendo peggiori dei loro padri. Dirai loro tutte queste cose, ma non ti ascolteranno; li chiamerai, ma non ti risponderanno. Allora dirai loro: Questa è la nazione che non ascolta la voce del Signore, suo Dio, né accetta la correzione. La fedeltà è sparita, è stata bandita dalla loro bocca». >> (Ger 7,23-28 ). Quanto sono attuali queste parole del Signore pronunciate per bocca del profeta Geremia (vissuto molti secoli prima di Gesù di Nazaret)! Il cuore di ogni essere umano aspira sempre alla “felicità”.  Intendiamo con questo termine non una beatitudine astratta, illusoria e perciò irraggiungibile. Ma, felicità, come armonia, e quindi, bellezza delle relazioni costitutive di ogni creatura umana: relazione con sé, con Dio, con gli altri, con la natura. Così intesa la “felicità” è possibile, certo mai definitivamente compiuta su questa terra, perché in un continuo crescendo di realizzazione. Purtroppo, però, spesso, cosa accade?  Il “popolo”, e chissà quanti membri di questo popolo, non ascoltano (non ascoltiamo?!) la “voce” di Dio che risuona nelle Sacre Scritture, nelle parole di “profeti” del nostro tempo, come Papa Francesco… Penso ai popoli del nostro mondo occidentale, all’Europa che si allontana sempre più dalle sue radici cristiane, perdendo così la sua vera identità. Popolo/i di “dura cervìce”… È di questi giorni la notizia che il parlamento francese, primo al mondo, ha votato una legge che inserisce nella costituzione di quel Paese il “diritto” della donna di abortire. Primo passo, questo, per inserire nella carta costituzionale dell’Unione Europea un tale “diritto”. A ciò, prima o poi, seguirà che i singoli Stati dell’Unione dovranno adeguarsi. Non si tratta di criminalizzare nessuno! Né dei “retrogradi” cattolici! Ma questione vera è lo smarrimento di ciò che è veramente “umano”! Gli strumenti tecnologici di oggi – ancor più che ieri – ci dicono che quel piccolissimo «essere» nel grembo della donna-madre non è un “prodotto biologico”, ma un silenzioso “miracolo della vita”: un miracolo sempre nuovo, inedito, che dovrebbe suscitare un inappagabile stupore; ed invece lo si sopprime, inneggiando così alla conquista di un nuovo traguardo, al progresso della civiltà! Siamo alla follia, siamo alla deriva dell’umano… E i cristiani (in particolare chi ha responsabilità nelle sedi istituzionali ai differenti livelli locali, nazionali, internazionali …), presenti in tutti gli schieramenti politici (meglio partitici), dove sono? Mi vengono in mente le drammatiche ed attualissime parole di Fedor Dostoevskij nel suo romanzo «I fratelli Karamazov»: «Se non esiste Dio, tutto è permesso» (affermazione ripresa dal filosofo Jean Paul Sartre, ma da una prospettiva esistenzialista atea: «Effettivamente tutto è lecito se Dio non esiste»). In un tempo di diffusi “ateismi” teorici e/o pratici, il compito/missione dei cristiani – e di ogni altro credente – è quello di testimoniare soprattutto con la propria vita che Dio esiste: il resto segue … Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, fa’ che ascoltiamo la tua voce, e saremo davvero il “popolo di Dio” …>.

Buon cammino, come membri del popolo di Dio! P. Antonio Santoro omi

Commenti disabilitati su Frammenti di Luce. 7 Marzo 2024. <