Frammenti di Luce.

<<In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste». >> (Mt 5,43-48). Lo sappiamo: Amare e soprattutto amare chi ti è antipatico, avversario e perfino nemico che ti ha fatto del male, non è questione di “buona volontà”. È questione di “grazia”! È questione di un dono che va sempre e costantemente invocato. Se è vero che siamo stati creati per amore e destinati all’amore e ci realizziamo amando, è altrettanto vero che abbiamo tanti filtri/condizionamenti, per cui abbiamo bisogno di una continua purificazione. Gesù ci chiede di superare la logica del “do ut des”: ti amo perché tu mi ami (d’altronde, cosa, questa, non da poco, perché non è così ordinario che il bene fatto venga ricompensato da parte di chi lo riceve…). Gesù ci chiede di praticare uno stile relazionale da “figli” dello stesso Padre, quindi, coltivare l’amore fino alla sua “perfezione” che è la “misericordia”, come afferma nel Vangelo di Luca: <<Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro.>> (Lc 6,36). Alla sequela di Gesù impariamo l’arte – mai compiuta! –  di perdonare. E diciamoci, con franchezza, che la difficoltà di perdonare è una grande scuola di umiltà. Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, rendici docili e umili nel ricevere e nel donare perdono… >>.

Buon cammino di Quaresima sulla via del perdono! P. Antonio Santoro omi