Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

 << In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».>> (cfr Mc 1,40-45). *Gesù conosceva fin troppo bene la lunga serie di prescrizioni rigide e severe della Legge (cfr Libro del Levito 11-16). Egli però guarda al bene della persona (la sua centralità!), per questo “mosso a compassione” (“splanchinisteis”; splancha = viscere; quindi letteralmente: ebbe viscere di tenerezza/misericordia) tende la mano e tocca il lebbroso. In tal modo Egli contravviene gravemente al dettato della Legge. Con questo gesto conferma che la Legge è per l’uomo, per la sua salvezza. Restituisce così il primato alla misericordia di Dio per l’uomo che si riconosce “malato”, peccatore e invoca, supplica il suo perdono: lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». *Come Gesù non temere di coinvolgerci, “toccare”, cioè far propria la condizione, la sofferenza, l’emarginazione di persone malate, emarginate …, con iniziative di prossimità sia a livello personale che sociale e comunitario. Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, donaci uno sguardo di misericordia per “tendere la mano” verso chi è nel bisogno, soprattutto verso chi è “scartato”, superando ogni forma di indifferenza e resistenza>>. Serena giornata!

P. Antonio Santoro omi

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