Frammenti di Luce.

Inizio Novena dell’Immacolata << In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome […]. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita». >> (cfr Lc 21,12-19). Quando leggo gli “Atti dei martiri” sia dei primi secoli che di ogni altro tempo fino al nostro, rimango molto colpito e sostenuto dalla forza e dalla serenità con cui affrontano il loro “martirio”. Nelle loro parole, e soprattutto nel loro atteggiamento e comportamento, si coglie una forza che non può essere solo umana. È una forza che viene dalla fede, dalla certezza della presenza del Signore Gesù nella loro vita, della relazione personale con Lui. Fede che genera quella speranza nell’incontro faccia a faccia con quel Dio che hanno cercato, seguito, amato, testimoniato fino all’effusione del sangue come testimonianza d’amore. Sono questi martiri che, in modo tutto particolare, generano vita sempre nuova nella Chiesa. È proprio vero quello che affermava lo scrittore cristiano Tertulliano (160-240): <<Il sangue dei martiri è seme di nuovi cristiani>>. Forse noi non siamo chiamati a dare testimonianza col dono della vita fisica. Ma certamente siamo chiamati ad essere cristiani credibili là dove viviamo, dentro e fuori casa. Possiamo dire che c’è un “martirio bianco” fatto di fedeltà, per amore, nelle tante piccole cose (doveri, impegni, cura …) di ogni giorno, per mesi, per anni … spesso nel nascondimento e senza riconoscimenti umani. E anche nel “martirio bianco” si va avanti con la forza che viene dalla fede in Cristo Gesù, sostenuti da quelle risorse di grazia che Egli mette a disposizione mediante la sua Chiesa (penso ai sacramenti, alla Parola di Dio, alla formazione …). Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito donaci di perseverare nella grazia della vocazione cristiana e nella fedeltà alla missione affidata ad ognuno di noi, fino all’ultimo respiro…>>. Serena giornata! P. Antonio Santoro omi