Frammenti di Luce.

XXX Domenica del Tempo Ordinario – Anno A. <<34 Allora i farisei, udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme 35 e uno di loro, un dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova: 36 «Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?». 37 Gli rispose: «Amerai [agapéseis] il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima [con tutta la tua forza: in Lc 10,27 ]e con tutta la tua mente. 38 Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. 39 E il secondo è simile al primo: Amerai [agapéseis] il prossimo tuo come te stesso. 40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti». >> (Mt 22,34-40). *I sadducei negavano la risurrezione. Gesù li mette a tacere mostrando con le Sacre Scritture che Dio è Dio dei vivi e non dei morti (cfr Mt 22, 23-33). *I farisei pensano di essere più bravi dei sadducei e cercano di mettere alla prova Gesù. *La risposta alla domanda dei farisei non era facile, perché la tradizione giudaica aveva fatto un elenco di ben 613 precetti! Sulla gerarchia di valori di questi precetti nei “circoli culturali” dei dottori della Legge si discuteva all’infinito… Inoltre, la risposta data da Gesù non era affatto scontata, perché i Dieci Comandamenti erano ritenuti i comandamenti più importanti. *Gesù, mettendo insieme due comandamenti dell’Antico testamento (v. 36 da Dt 6,5 e v.39 da Lv 19,18), indica con chiarezza il cuore di ogni norma: l’amore verso Dio e verso il prossimo. Gesù insegna che la dimensione verticale ed orizzontale dell’amore è inscindibile. Questa verità Gesù la testimonia in modo sublime sulla Croce che è anche simbolo di quelle due dimensioni dell’amore. *Il modo di amare di Gesù reinterpreta il comandamento antico dell’amore: siamo chiamati ad amaci “come” Lui ci ama: cfr Gv 15,12. *L’Eucaristia è il sacramento grande dell’amore nelle due dimensioni sopra evidenziate. Per una personalizzazione della riflessione e della preghiera, possiamo chiederci: *Crediamo nell’insegnamento di Gesù sull’amore? *Nella nostra vita, l’amore è davvero la ragione che dà senso alla nostra esistenza e guida le nostre relazioni fondamentali (con Dio, con noi stessi, con gli altri)? *In che modo, in concreto, nelle mie giornate amo Dio e mi faccio prossimo …? *Quando amo, amo con tutta la mente, il cuore, l’anima, le forze, cioè con tutto me stesso, oppure…?  Mi piace concludere questi Frammenti di Luce, con un pensiero molto bello, perché vero, di Frère Roger di Taizé: <<Per chi è capace di amare, e lo dice con la vita, l’esistenza si riempie di una bellezza serena. Ci sono giorni di delusione, incidenti che potrebbero far svanire la pace del cuore. Ma in ogni giorno dimora la possibilità di abbandonarsi a Dio. E quando la più dura delle prove non riesce ad interrompere il soffio verso la pienezza, allora la giornata riluce di bellezza. >> (“In te la pace nel cuore” p. 98). Serena Domenica! P. Antonio Santoro omi