Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

<< In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, alzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.>> (Lc 7,11-17). Gesù non è indifferente alle vicende umane. Il suo è sempre uno sguardo di “compassione” verso ogni creatura. Forse non ci accorgiamo della sua presenza perché siamo troppo concentrati su noi stessi, prigionieri dei nostri pensieri e sentimenti, delle nostre emozioni ed ansie, paure, e situazioni ordinarie e critiche. Dinanzi alle lacrime di tante madri e genitori, Gesù si fa prossimo a ciascuno, rivolge il suo sguardo e la sua parola di compassione: «Non piangere!».  Questa parola è preludio di risurrezione: «Ragazzo, dico a te, alzati!». Con questa consapevolezza, con fede e fiducia, preghiamo: <<Santo Spirito, fa’ che oggi, e nelle situazioni critiche della nostra esistenza, sentiamo rivolte a noi, a ciascuno, la parola di risurrezione: Alzati! Così saremo testimoni di vita nuova…>>. Serena giornata!

 P. Antonio Santoro omi

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