Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

<< Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo libera da tutte le sue angosce.

L’angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono e li salva. // Temete il Signore, suoi santi, nulla manca a coloro che lo temono. I ricchi impoveriscono e hanno fame, ma chi cerca il Signore non manca di nulla. // Venite, figli, ascoltatemi; v’insegnerò il timore del Signore. C’è qualcuno che desidera la vita e brama lunghi giorni per gustare il bene?>> (cfr Salmo 33/34). Questo Salmo è un inno di ringraziamento recitato in giorno di festa dalla comunità dei fedeli chiamati anche “umili”, “santi”, “giusti”. Il Salmo esalta anche le qualità di chi confida nel Signore. Forse leggendo le parole di questo salmo dubitiamo che veramente il Signore ascolta il grido del povero, che questi non manca di nulla, che lo libera da tutte le sue angosce … Ci viene da pensare: Che logica strana quella che emerge dalla Parola di Dio! Eppure devo confessare che mi è capitato molte volte, in tanti anni di ministero sacerdotale e missionario, d’incontrare “poveri” il cui “grido” è stato ascoltato, le “angosce” sanate, poveri di risorse materiali, ma sazi della presenza di Dio nella loro esistenza. Sì, è una logica diversa, se vogliamo anche strana per noi “umani” che pensiamo che Dio, proprio perché Dio, è l’Onnipotente, e quindi debba soddisfare le nostre richieste. Io non so perché il Buon Dio a volte non appaga le nostre attese. Ho fatto anch’io esperienza del silenzio di Dio; forse, sarebbe meglio dire, “apparente” silenzio. Dico, anzitutto, a me stesso, che abbiamo bisogno di credere che Di ha un disegno d’amore su ogni sua creatura. Noi vorremmo conoscerne tutte le fasi e i particolari di questo disegno. Comprensibile esigenza! Siamo esseri intelligenti e per questo vogliamo, desideriamo cogliere il senso della realtà… Ma abbiamo bisogno di entrare sempre più nella logica del mistero dell’incarnazione che accade nel “silenzio” del grembo di Maria – lei appartenente alla categoria dei “poveri” del Signore – e accade nella logica del mistero della redenzione, lasciandoci condurre dallo Spirito, come Lei, anche quando non comprendiamo; anche quando la realtà sembra schiacciarci, come fu per Maria sotto la Croce… So bene che noi non siamo Maria. So bene che siamo dei poveracci, chi più chi meno. Ma se ci fidiamo e affidiamo a Dio nella persona di Gesù, facciamo esperienza di essere membri di quella comunità dei fedeli umili, santi, giusti che desiderano, bramano di gustare il vero Bene che è Dio. Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Ascolta, Signore, il grido del povero, e fa’ che io, povero, ascolti la tua voce… >>. Serena giornata!

 P. Antonio Santoro omi

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