Frammenti di Luce.

<< Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. […] Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri. >> (cfr Gv 15, 12-17). In uno dei loro incontri di “comunità”, immaginiamo realisticamente Gesù seduto e attorno a Lui i suoi apostoli. Egli guarda ciascuno con grande tenerezza e, con tono affabile, confida loro quello che gli sta più a cuore: il “suo” “comandamento”: cioè, la “volontà” di Dio-Amore: Amatevi gli uni gli altri come io ho amato e amo voi. Gesù consegna ai suoi discepoli di ogni tempo, oggi a noi, non una serie di “precetti” e di “doveri” (che pure ci devono saggiamente esserci), ma quello che era fin dal “Principio”: vivere e relazionarsi “ad immagine” di Dio-Amore. Gesù esplicita e rende possibile vivere secondo quanto il Creatore-Redentore ha iscritto nel DNA di ogni umana creatura: Amarsi gli uni gli altri “come” Lui ci ama, <<perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato>> (Rm 5,5). Dall’amore reciproco vissuto derivano e prendono senso tutti gli altri “doveri” e impegni che costellano l’esistenza di ognuno di noi. Amare, per Gesù, ha un significato ben preciso: è donare la propria vita! Gesù ci esorta ad amarci come Lui ci ha amato e ci ama: dandoci la Sua Vita: mistero d’amore che si perpetua nell’Eucaristia. “Amatevi gli uni gli altri …”. Forse, col passare degli anni, con l’esperienza di relazioni interpersonali critiche, a volte, o spesso, negative, rischiamo di “non credere all’amore”. Forse siamo tentati di pensare e di convincerci che il comandamento dell’amore reciproco sia un “ideale” per giovani… Un ideale che, col tempo, e con i fallimenti, va perdendo di lucentezza, di forza propulsiva, di concretezza … Anche per questo abbiamo bisogno di “sederci” dinanzi al Maestro e, ancora una volta e poi ancora … , ascoltare il suo insegnamento e, nella forza dello Spirito, accogliere e vivere la Sua Parola, il Suo Evangelo e, fidandoci di questo Amico, convertirci … Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, converti il nostro cuore all’amore e all’amicizia che da esso promana … >>. Serena giornata

P. Antonio Santoro omi