Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

<< In quei giorni, rimessi in libertà, Pietro e Giovanni andarono dai loro fratelli e riferirono quanto avevano detto loro i capi dei sacerdoti e gli anziani. Quando udirono questo, tutti insieme innalzarono la loro voce a Dio dicendo: «Signore, tu che hai creato il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che in essi si trovano, tu che, per mezzo dello Spirito Santo, dicesti per bocca del nostro padre, il tuo servo Davide: “Perché le nazioni si agitarono e i popoli tramarono cose vane? Si sollevarono i re della terra e i prìncipi si allearono insieme contro il Signore e contro il suo Cristo”; davvero in questa città Erode e Ponzio Pilato, con le nazioni e i popoli d’Israele, si sono alleati contro il tuo santo servo Gesù, che tu hai consacrato, per compiere ciò che la tua mano e la tua volontà avevano deciso che avvenisse. E ora, Signore, volgi lo sguardo alle loro minacce e concedi ai tuoi servi di proclamare con tutta franchezza la tua parola, stendendo la tua mano affinché si compiano guarigioni, segni e prodigi nel nome del tuo santo servo Gesù». Quand’ebbero terminato la preghiera, il luogo in cui erano radunati tremò e tutti furono colmati di Spirito Santo e proclamavano la parola di Dio con franchezza.>> (At 4,23-31). In questo “Tempo di Pasqua” nella liturgia leggiamo il libro degli Atti degli Apostoli. L’evangelista Luca, autore anche degli “Atti”, narra i primi passi della Chiesa. Essa comincia a vivere ed operare annunciando il Vangelo tra persecuzioni, esperienze forti della presenza dello Spirito e conversioni. “Furono colmati di Spirito Santo e proclamavano la parola di Dio con franchezza”. Questa è un’indicazione molto preziosa che Luca ci offre. Lo Spirito rende gli apostoli capaci di  annunciare il Vangelo con “franchezza”, nell’originale greco, “parresìa” che significa: libertà nel parlare, coraggio, fiducia. Quanto bisogno abbiamo oggi di “parresìa”! Non poche volte si ha la sensazione – ma è più che una sensazione! – che noi cristiani, nei molteplici ambienti di vita si ha timore di manifestarsi come tali, appunto, con “parresia”. Sappiamo bene che questa non si improvvisa, non è uno stile propagandistico. La “parresìa” nasce e si coltiva nell’ascolto e nella familiarità con lo Spirito del Risorto. Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Eterno Padre, colmaci del tuo Santo Spirito per annunciare con “parresia” l’Evangelo del Figlio tuo… >>. Serena giornata!

P. Antonio Santoro omi

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