Frammenti di Luce.
<< Così dice il Signore: «Se toglierai di mezzo a te l’oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se aprirai il tuo cuore all’affamato, se sazierai l’afflitto di cuore, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio. Ti guiderà sempre il Signore.».>> (cfr Is 58,9b-14). Con Papa Francesco continuiamo la riflessione sulla corresponsabilità dei pastori e dei laici: << Condividere la missione, infatti, avvicina pastori e laici, crea comunione di intenti, manifesta la complementarietà dei diversi carismi e perciò suscita in tutti il desiderio di camminare insieme. Lo vediamo in Gesù stesso, che si è circondato, fin dall’inizio, di un gruppo di discepoli, uomini e donne, e ha vissuto con loro il suo ministero pubblico. Ma mai da solo. E quando ha inviato i Dodici ad annunciare il Regno di Dio li ha mandati “a due a due”. La stessa cosa vediamo in San Paolo, che ha sempre evangelizzato insieme a collaboratori, anche laici e coppie di sposi. Non da solo. E così è stato nei momenti di grande rinnovamento e di slancio missionario nella storia della Chiesa: pastori e fedeli laici insieme. Non individui isolati, ma un Popolo che evangelizza, il santo Popolo fedele di Dio! So che avete anche parlato della formazione dei laici, indispensabile per vivere la corresponsabilità. Anche su questo punto vorrei sottolineare che la formazione dev’essere orientata alla missione, non soltanto alle teorie, altrimenti si scade nelle ideologie. Ed è terribile, è una peste: l’ideologia nella Chiesa è una peste. Per evitare ciò la formazione dev’essere orientata alla missione. Non dev’essere scolastica, limitata a idee teoriche, ma anche pratica. Essa nasce dall’ascolto del Kerygma, si nutre con la Parola di Dio e i Sacramenti, fa crescere nel discernimento, personale e comunitario, coinvolge da subito nell’apostolato e in varie forme di testimonianza, a volte semplici, che portano a farsi vicini agli altri. L’apostolato dei laici è anzitutto testimonianza! Testimonianza della propria esperienza, della propria storia, testimonianza della preghiera, testimonianza del servizio a chi è nel bisogno, testimonianza della vicinanza ai poveri, vicinanza alle persone sole, testimonianza dell’accoglienza, soprattutto da parte delle famiglie. E così ci si forma alla missione: andando verso gli altri. È una formazione “sul campo”, e al tempo stesso una via efficace di crescita spirituale.>>. Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, fa’ che la Chiesa cresca come Popolo che evangelizza, pastori e laici insieme per la missione nella complementarità dei carismi…>>. Buon cammino di Quaresima!
P. Antonio Santoro omi