Frammenti di luce

Frammenti di Luce.

<< In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle. Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».>> (Mt 5,38-48). * E’ intento dell’evangelista Matteo dimostrare attraverso il “Discorso della montagna”, che Gesù non è venuto ad abolire la “Torà” dell’Antico Testamento – cioè, la Legge e i Profeti – bensì a compierla (5, 17). * Per Matteo, è Gesù la Torà vivente. * Il brano del Vangelo di oggi costituisce l’annuncio della rivoluzione evangelica. Gesù insegna a superare non solo la “legge del taglione”, occhio per occhio e dente per dente”, ma egli si spinge molto oltre: amare i nemici fino al perdono! Prima di Gesù, mai nessuno si era spinto nell’affermazione – e testimonianza – dell’amore così radicale. * Forse questo insegnamento di Gesù ci scandalizza? Lo riteniamo eccessivo? Certamente quello che Gesù chiede è duro e difficile ad essere vissuto. Ma va preso alla lettera. Lui ha vissuto quello che annunciava. I santi e soprattutto i martiri- che perdonavano i loro carnefici – l’hanno vissuto.  E noi che ci diciamo cristiani, lo siamo davvero anche se non riusciamo a perdonare? In merito il cardinale Raniero Cantalamessa afferma: << Sarebbero forse solo questi eroi, che sanno perdonare fino alla morte, gli unici che possono dirsi cristiani? E tutti gli altri? Gli altri, noi, siamo in cammino verso il traguardo, tendiamo ad esso, pur sapendo che sarà sempre al di là di dove sapremo giungere. Eppure, siamo anche noi cristiani, perché cristiano non è solo chi ha raggiunto la santità e la perfezione del perdono, ma anche chi è in cammino verso di essa, chi cade e si rialza, chi deve tornare a perdonare più volte al fratello, perché non è stato capace di perdonarlo del tutto la prima volta>>. Mi sembra che queste siano parole vere che ci incoraggiano a camminare sulla via del Vangelo, con realismo e con umiltà. * Gesù ci chiede di perdonarci perché siamo figli di Dio e quindi siamo chiamati a vivere da figli, secondo la legge nuova dell’amore, con le risorse che Gesù ci dona: il suo Spirito, e per Lui e con Lui, la grazia del suo perdono, la sua parola, i suoi sacramenti… *È bene che ci diciamo con chiarezza che perdonare è un processo. C’è una pedagogia del perdono e si apprende perseverando alla scuola del divino pedagogo: Gesù! * Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, incidi nel nostro cuore la grazia di camminare sulla via del perdono ricevuto e donato…>>.

 Serena Domenica!

 P. Antonio Santoro omi

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