Frammenti di Luce 2

Frammenti di Luce

<< All’angelo della Chiesa che è a Laodicèa scrivi: “Così parla l’Amen, il Testimone degno di fede e veritiero, il Principio della creazione di Dio. Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca. Tu dici: Sono ricco, mi sono arricchito, non ho bisogno di nulla. Ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo. Ti consiglio di comperare da me oro purificato dal fuoco per diventare ricco, e abiti bianchi per vestirti e perché non appaia la tua vergognosa nudità, e collirio per ungerti gli occhi e recuperare la vista. Io, tutti quelli che amo, li rimprovero e li educo. Sii dunque zelante e convèrtiti. Ecco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. Il vincitore lo farò sedere con me, sul mio trono, come anche io ho vinto e siedo con il Padre mio sul suo trono. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese”». >> (cfr Ap 3,1-6.14-22). Cristo Gesù vuole scuotere la comunità cristiana di Laodicea in Asia Minore. Una comunità che confidava più nella sua posizione economica e sociale che non nella fede in Cristo. La severità del linguaggio di Gesù non è una condanna ma un appello alla conversione, fatto nella verità e nell’amore. Potremmo dire che la sua Parola è come un bisturi elettrico che taglia e nello stesso tempo cauterizza una ferita e coagula un eventuale sanguinamento. Il medico divino bussa sempre alla porta del nostro cuore! Sta a noi ascoltare la sua voce e aprirgli. Lo sappiamo: a volte facciamo finta di non sentire, e ci chiudiamo seguendo i nostri pensieri, impulsi, emozioni, convinzioni… Altre volte Gli consentiamo di entrare: e sperimentiamo la bellezza della comunione con Lui, fondamento e ispirazione della comunione con gli altri. Gesù col suo comportamento insegna anche a noi uno stile di relazione: Non condannare, ma agire nella verità e nell’amore, consapevoli che Lui, da Maestro qual è, armonizza verità e amore; noi, invece, siamo sempre sbilanciati … Con questa consapevolezza, preghiamo: <>. Serena giornata!

P. Antonio Santoro omi

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