Frammenti di luce

Frammenti di Luce. 26 Ottobre 2022.

<<Figli, obbedite ai vostri genitori nel Signore, perché questo è giusto. «Onora tuo padre e tua madre!». Questo è il primo comandamento che è accompagnato da una promessa: «perché tu sia felice e goda di una lunga vita sulla terra». E voi, padri, non esasperate i vostri figli, ma fateli crescere nella disciplina e negli insegnamenti del Signore. Schiavi, obbedite ai vostri padroni terreni con rispetto e timore, nella semplicità del vostro cuore, come a Cristo, non servendo per farvi vedere, come fa chi vuole piacere agli uomini, ma come servi di Cristo, facendo di cuore la volontà di Dio, prestando servizio volentieri, come chi serve il Signore e non gli uomini. Voi sapete infatti che ciascuno, sia schiavo che libero, riceverà dal Signore secondo quello che avrà fatto di bene.

Anche voi, padroni, comportatevi allo stesso modo verso di loro, mettendo da parte le minacce, sapendo che il Signore, loro e vostro, è nei cieli e in lui non vi è preferenza di persone.>> (Ef 6,1-9). Paolo continua ad annunciare che l’adesione a Cristo Gesù cambia non solo i rapporti tra marito e moglie (cfr Ef 5, 22-33), ma anche i rapporti tra genitori e figli, tra padroni e schiavi. A proposito del rapporto tra schiavi e padroni, mi sembra molto interessante quanto scriveva il servo di Dio Don Oreste Benzi, al fine di cogliere lo specifico cristiano nel processo di superamento della schiavitù come sistema consolidato. Quanto affermava Don Benzi ci può essere di luce per la liberazione da altre schiavitù … <<C’era un problema tra schiavi e padroni. La Chiesa ha fatto una scelta formidabile, cioè che la schiavitù sarebbe finita se gli schiavi fossero stati dei perfetti servitori dei loro padroni e se i padroni avessero amato i loro schiavi. Non se ne sono accorti ma hanno messo dentro la dinamite e la schiavitù è finita. La Chiesa ha detto: obbedite ai vostri padroni come obbedite a Dio, anche se sono discoli. Praticamente ha detto: voi, amandoli in Cristo, mettete dentro un elemento corrosivo di tutta questa struttura di peccato. Togli l’indugio: libera il tuo potenziale d’amore e allora attui la rivoluzione!>>. Se riflettiamo bene su queste parole di Don Oreste, non possiamo che dargli ragione. Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, rendici artefici consapevoli e coraggiosi del processo di liberazione da ogni forma di schiavitù, con un’adesione sempre più convinta a Cristo Gesù, come singole persone, come famiglie, come Chiesa>>. Serena giornata!

P. Antonio Santoro omi

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