Frammenti di Luce. 1 Ottobre 2022
Santa Teresa di Gesù Bambino. << Giobbe prese a dire al Signore: «Comprendo che tu puoi tutto e che nessun progetto per te è impossibile. Chi è colui che, da ignorante, può oscurare il tuo piano? Davvero ho esposto cose che non capisco, cose troppo meravigliose per me, che non comprendo. Io ti conoscevo solo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti hanno veduto. Perciò mi ricredo e mi pento sopra polvere e cenere». Il Signore benedisse il futuro di Giobbe più del suo passato. >> (cfr Gb 42,1-3.5-6.12-16). Giobbe fa “esperienza” di Dio non perché ha sofferto molto, né per i bei ragionamenti dei sapienti, ma perché si è abbandonato a Lui con piena fiducia e confidenza filiale. Per questo ci dona la sua bella testimonianza di fede: “Io ti conoscevo solo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti hanno veduto.” Oggi ricorre la memoria liturgica di Santa Teresa di Gesù Bambino. Lei ci insegna la “piccola via” per percorrere la via della santità, che è via di esperienza ed unione con Dio. Il nostro Dio non è un’idea o una dottrina da apprendere, ma una persona, anzi una Comunità di Persone – la SS.ma Trinità – con cui entrare e restare in relazione d’amore. Afferma Santa Teresa di G. B. :<<Ho sempre desiderato essere una santa, ma – ahimé – ho sempre accertato, quando mi sono paragonata ai santi, che tra essi e me c’è la stessa differenza che tra una montagna la cui vetta si perde nei cieli e il granello di sabbia oscura calpestato sotto i piedi dei passanti. Invece di scoraggiarmi, mi sono detta: il buon Dio non può ispirare desideri inattuabili, perciò posso, nonostante la mia piccolezza, aspirare alla santità. Diventare più grande mi è impossibile, devo sopportarmi tale quale sono con tutte le mie imperfezioni, nondimeno voglio cercare il mezzo di andare in cielo per una via ben dritta, molto breve, una piccola via tutta nuova. Siamo in un secolo di invenzioni, non vale più la pena di salire gli scalini, nelle case dei ricchi un ascensore li sostituisce vantaggiosamente. Vorrei anch’io trovare un ascensore per salire la dura scala della perfezione. Allora ho cercato nei libri dei santi l’indicazione dell’ascensore, oggetto del mio desiderio, e ho letto queste parole: “Se qualcuno è piccolissimo, venga a me. Come una madre carezza il suo bimbo, io vi consolerò, vi poserò sul mio cuore e vi terrò sulle mie ginocchia”. Mai parole più tenere, più armoniose hanno allietato l’anima mia: l’ascensore che deve innalzarmi fino al cielo sono le vostre braccia, Gesù! Per questo non ho bisogno di crescere, al contrario bisogna che resti piccola, che lo divenga sempre più.>> (Dal “Manoscritto C”, n. 271). Teresa si è abbandonata con fiducia e confidenza filiale tra le braccia di Gesù scegliendo di essere l’amore nel cuore della Chiesa. Illuminati ed incoraggiati dalla sua esperienza, preghiamo: <>. Serena giornata!
P. Antonio Santoro omi