Frammenti di luce

Frammenti di Luce. 3 Luglio 2022.

<<In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città». I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».>> (cfr Lc 10,1-12.17-20). Il numero settanta due probabilmente prefigura l’annuncio del Vangelo a tutte le genti (il libro della Genesi 10, 1-32, nomina 72 nazioni). Gesù ci offre preziose indicazioni per la fecondità della “missione” che ci affida. Gesù invia “a due a due” per essere anzitutto testimoni di ciò, meglio, di Chi si annuncia. Lo sappiamo tutti: ciò che attrae non sono le parole, ma la testimonianza della vita. Molto spesso si confida nella potenza dei mezzi e del fascino dell’eloquenza, nella prestanza individuale … Gesù, infatti, chiede ai “suoi” di essere “agnelli” non “lupi”. Come non riconoscere che dinanzi a uno o più “lupi” che incontriamo sulle vie della nostra esistenza umana e missionaria vorremmo agire anche noi da “lupi” alleandoci con altri lupi, magari rivestiti da agnelli … ? Come non riconoscere che facciamo fatica, a volte tanta fatica, a credere che la “povertà evangelica” è “potenza” di Dio? Gesù, nel Vangelo di oggi, ci chiede di essere discepoli missionari, testimoni di fraternità (per questo inviati “a due a due”…), frutto dell’amore reciproco che genera comunione. Ed è questa comunione che attrae, che evangelizza … e genera gioia vera … Con questa consapevolezza, invochiamo lo Spirito: << Santo Spirito, convertici a vivere la missione secondo il cuore di Cristo Gesù: nella preghiera, nella comunione, nella povertà dei mezzi ma nella fiducia sconfinata in Colui che ci invia come suoi testimoni in ogni ambiente di vita ed anche oltre, se e a chi Lui lo chiede…>>. Pregando il Signore della messe, serena Domenica!

 P. Antonio Santoro omi

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