Frammenti di luce

Frammenti di Luce. 22 giugno 2022.

<<In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete». >> (Mt 7,15-20). Gesù ci mette in guardia dai “falsi profeti”. Questi sono presenti in ogni tempo e in diversi ambienti. Il vero profeta è colui che parla a nome di Dio e vive di conseguenza ciò che annuncia. Ma chi garantisce che il profeta è nella verità?  La “comunione ecclesiale”, in particolare col Papa e i Vescovi. È questo lo “stile sinodale” (del “camminare insieme”!) che fa parte della natura della Chiesa che Gesù ha voluto, perché è lo “stile” dell’agire della SS. Trinità.  Un giorno Gesù disse ai suoi apostoli: «Chi ascolta voi ascolta me» (Lc 10,16). E l’apostolo Pietro, contro ogni tentativo di interpretazione soggettiva (quindi, non in comunione!) della fede cristiana, scrivendo ai primi cristiani (dove già erano presenti “falsi profeti”), affermava: <<Sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione, poiché non da volontà umana fu recata mai una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio.>> (2Pt 1, 20-21). La “scrittura profetica” è la Parola di Dio ( e, per estensione, la fede cristiana) interpretata da chi ne ha l’autorità per la missione ricevuta dal divino Maestro: «Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura.>> (Mc 16,15). La cultura (il modo di pensare, sentire, agire delle persone) del nostro tempo è fortemente impregnata di individualismo e soggettivismo morale e dottrinale. Si ritiene vero quello che ognuno “vede” che sia buono e giusto perché lo “sente” tale. Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, fa’ che nelle singole persone e realtà ecclesiali cresca la disponibilità, il desiderio e la volontà di agire in autentica “comunione” per il bene di tutto il “corpo” che è la Chiesa, germe/segno/ lievito di umanità nuova>>. Come artefici di comunione, serena giornata!

P. Antonio Santoro omi

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