Frammenti di Luce. 12 Aprile 2022.

Martedì Santo. << Dio non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi.>> (cfr Rm 8,32). Meditiamo su “Gesù Abbandonato” nella spiritualità di Chiara Lubich. Il 12 luglio del 1949 Chiara scriveva: << «Gesù abbandonato! L’importante è che quando passa, noi stiamo attenti a sentire quello che ci vuole dire, perché ha sempre cose nuove da dirci. Gesù abbandonato ci vuole perfetti: è l’unico maestro Gesù ed egli si serve di tutte le circostanze per plasmarci, per smussare gli angoletti del nostro carattere, per santificarci. L’unica cosa che dobbiamo fare è prendere tutte queste voci delle circostanze come voce sua. Tutto ciò che succede attorno a me succede per me, è tutt’un’espressione corale dell’amore di Dio a me». Alla fine di quell’estate … Chiara scrisse allora di getto quel testo che inizia con un verso ormai celebre: «Ho un solo sposo sulla terra, Gesù abbandonato…». La discesa da quel “piccolo Tabor” marca l’annuncio che l’Abbandonato è la via all’unità: «Andrò per il mondo cercandolo in ogni attimo della mia vita», era scritto in quel foglietto. Gesù Abbandonato è allora il “segreto” dell’unità. Scriverà Chiara nel 2000: «Sin dall’inizio si è capito che il tutto ha un’altra faccia, che l’albero ha le sue radici. Il Vangelo ti copre d’amore, ma esige tutto. “Se il chicco di grano caduto in terra non muore – si legge in Giovanni – rimane solo; se invece muore, produce molto frutto” (Gv 12,24). Ne è la personificazione Gesù crocifisso, il cui frutto è stata la redenzione dell’umanità. Gesù crocifisso!>>. Nella luce del Vangelo vissuto, preghiamo: <<Santo Spirito, insegnaci a morire e risorgere con Cristo Gesù, crocifisso e risorto>>.  Buona Settimana Santa!

P. Antonio Santoro omi