Frammenti di luce

Frammenti di Luce. 17 Marzo 2022.

<< Così dice il Signore: «Maledetto l’uomo che confida nell’uomo, e pone nella carne il suo sostegno, allontanando il suo cuore dal Signore. Sarà come un tamerisco nella steppa; non vedrà venire il bene, dimorerà in luoghi aridi nel deserto, in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere. Benedetto l’uomo che confida nel Signore e il Signore è la sua fiducia. È come un albero piantato lungo un corso d’acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi, non smette di produrre frutti. nell’anno della siccità non si dà pena,>> (cfr Ger 17,5-10 ). “Partecipi delle sofferenze di Cristo 3. Gioia per il superamento del senso d’inutilità della sofferenza.”. L’apostolo Paolo parla di gioia nella Lettera ai Colossesi: « Sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi »(1,24). <<Fonte di gioia diventa il superamento del senso d’inutilità della sofferenza, sensazione che a volte è radicata molto fortemente nell’umana sofferenza. Questa non solo consuma l’uomo dentro se stesso, ma sembra renderlo un peso per gli altri. L’uomo si sente condannato a ricevere aiuto ed assistenza dagli altri e, in pari tempo, sembra a se stesso inutile. La scoperta del senso salvifico della sofferenza in unione con Cristo trasforma questa sensazione deprimente. La fede nella partecipazione alle sofferenze di Cristo porta in sé la certezza interiore che l’uomo sofferente «completa quello che manca ai patimenti di Cristo »; che nella dimensione spirituale dell’opera della redenzione serve, come Cristo, alla salvezza dei suoi fratelli e sorelle. Non solo quindi è utile agli altri, ma per di più adempie un servizio insostituibile. Nel corpo di Cristo, che incessantemente cresce dalla Croce del Redentore, proprio la sofferenza, permeata dallo spirito del sacrificio di Cristo, è l’insostituibile mediatrice ed autrice dei beni, indispensabili per la salvezza del mondo. E’ essa, più di ogni altra cosa, a fare strada alla Grazia che trasforma le anime umane. Essa, più di ogni altra cosa, rende presenti nella storia dell’umanità le forze della redenzione. In quella lotta « cosmica » tra le forze spirituali del bene e del male, della quale parla la Lettera agli Efesini (6,12), le sofferenze umane, unite con la sofferenza redentrice di Cristo, costituiscono un particolare sostegno per le forze del bene, aprendo la strada alla vittoria di queste forze salvifiche. E perciò la Chiesa vede in tutti i fratelli e sorelle di Cristo sofferenti quasi un soggetto molteplice della sua forza soprannaturale. >> (Salvifici Doloris 27). Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, aumenta la mia fede nel valore salvifico della sofferenza perchè le forze del bene prevalgano su quelle del male>>. Buon cammino di Quaresima!

P. Antonio Santoro omi

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