Frammenti di Luce.12 Novembre 2021.
<< Davvero vani per natura tutti gli uomini che vivevano nell’ignoranza di Dio, e dai beni visibili non furono capaci di riconoscere colui che è, né, esaminandone le opere, riconobbero l’artefice.
Ma o il fuoco o il vento o l’aria veloce, la volta stellata o l’acqua impetuosa o le luci del cielo essi considerarono come dèi, reggitori del mondo. Se, affascinati dalla loro bellezza, li hanno presi per dèi, pensino quanto è superiore il loro sovrano, perché li ha creati colui che è principio e autore della bellezza. Se sono colpiti da stupore per la loro potenza ed energia, pensino da ciò quanto è più potente colui che li ha formati. Difatti dalla grandezza e bellezza delle creature per analogia si contempla il loro autore. Tuttavia per costoro leggero è il rimprovero, perché essi facilmente s’ingannano cercando Dio e volendolo trovare. Vivendo in mezzo alle sue opere, ricercano con cura e si lasciano prendere dall’apparenza perché le cose viste sono belle. Neppure costoro però sono scusabili, perché, se sono riusciti a conoscere tanto da poter esplorare il mondo, come mai non ne hanno trovato più facilmente il sovrano? >> (Sap 13,1-9). È un testo bellissimo e sempre attuale! Il vero sapiente, contemplando l’ordine, l’armonia, la bellezza del creato intravede la mano del Creatore di tanta bellezza. L’autore sacro ci stimola a non rimanere catturati da ciò che vediamo e sperimentiamo, ma “dalla grandezza e bellezza delle creature per analogia si contempla il loro autore”. L’apostolo Paolo, nella lettera ai Romani, riprende lo stesso concetto: “Infatti, dalla creazione del mondo in poi, le sue perfezioni invisibili possono essere contemplate con l’intelletto nelle opere da lui compiute, come la sua eterna potenza e divinità; essi sono dunque inescusabili, perché, pur conoscendo Dio, non gli hanno dato gloria né gli hanno reso grazie come a Dio, ma hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e si è ottenebrata la loro mente ottusa.” (1, 20-21). Paolo, dunque, dà per certo, che la contemplazione del Creato ci conduce a credere nell’esistenza di Dio Creatore. Purtroppo, anche nel nostro tempo, non sono pochi quelli la cui mente si è ottenebrata e non solo per l’inquinamento atmosferico… Una tanta bellezza è data come dono a noi esseri umani. E noi che ne stiamo facendo? Argomento di drammatica attualità! Non temiamo di proporre, tra l’altro, una vera, convinta, urgente “conversione ecologica”. Illuminati dalla sapienza della Divina Parola, preghiamo: <<Santo Spirito, rendici contemplativi e custodi della bellezza del creato che narra la gloria di Dio…>>. Serena Giornata!
P. Antonio Santoro omi