Frammenti di luce

Frammenti di Luce. 10 dicembre 2020

Dialogo non significa affatto relativismo. In merito, Papa Francesco riprende quanto aveva scritto con chiarezza nell’Enciclica Laudato si’. Il relativismo  << sotto il velo di una presunta tolleranza, finisce per favorire il fatto che i valori morali siano interpretati dai potenti secondo le convenienze del momento. Se in definitiva «non ci sono verità oggettive né principi stabili, al di fuori della soddisfazione delle proprie aspirazioni e delle necessità immediate, […] non possiamo pensare che i programmi politici o la forza della legge basteranno. […] Quando è la cultura che si corrompe e non si riconosce più alcuna verità oggettiva o principi universalmente validi, le leggi verranno intese solo come imposizioni arbitrarie e come ostacoli da evitare».>> (FT 206). Pertanto, si impone sempre la necessità della ricerca dei valori più alti: << Indagando sulla natura umana, la ragione scopre valori che sono universali, perché da essa derivano. >> (FT 208). Il “consenso sociale” non può essere il criterio per determinare i valori. <<In una società pluralista, il dialogo è la via più adatta per arrivare a riconoscere ciò che dev’essere sempre affermato e rispettato, e che va oltre il consenso occasionale. Parliamo di un dialogo che esige di essere arricchito e illuminato da ragioni, da argomenti razionali, da varietà di prospettive, da apporti di diversi saperi e punti di vista, e che non esclude la convinzione che è possibile giungere ad alcune verità fondamentali che devono e dovranno sempre essere sostenute. Accettare che ci sono alcuni valori permanenti, benché non sia sempre facile riconoscerli, conferisce solidità e stabilità a un’etica sociale. Anche quando li abbiamo riconosciuti e assunti grazie al dialogo e al consenso, vediamo che tali valori di base vanno al di là di ogni consenso, li riconosciamo come valori che trascendono i nostri contesti e mai negoziabili.>> (FT  211). Preghiamo: <<Santo Spirito, illumina il mondo della cultura e della politica perché con “onestà intellettuale” sappia riconoscere, promuovere e difendere i valori universali non negoziabili, valori che si fondono sulla dignità della natura umana >>. Serena giornata! 

P. Antonio Santoro omi

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