Frammenti di luce

12 Giugno 2020

<< Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera. Come l’udì, Elìa si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna.>>  (cfr 1 Re 19,9a.11-16). La Storia della Salvezza ci insegna che Dio, ordinariamente, non si manifesta con fenomeni straordinari, come invece noi vorremmo. Spesso molti credenti cercano – in buona fede! – fenomeni religiosi sensazionali … È comprensibile! Ma l’esperienza del focoso profeta Elia ci insegna che dobbiamo affinare vista e udito per cogliere la presenza di Dio nella nostra esistenza quotidiana, cominciando dalla nostra interiorità. Perché, come diceva Sant’Agostino, <<Dio è più intimo a me di me stesso>>. Pertanto, per percepire la presenza del Divino, abbiamo bisogno di purificare il cuore, educarci ad un ascolto profondo, acuire lo sguardo per “vedere” la presenza di Dio nei sacramenti celebrati e ricevuti, nel volto e nella carne di chi soffre, nei fatti oltre che negli eventi che sembrano poco significativi … Abbiamo bisogno di silenzio per ascoltare e imparare a “vedere”, a “percepire” la Sua presenza, oltre ogni apparenza …<<Santo Spirito, rendimi/ci attenti a quella “brezza leggera” che ci accarezza nelle nostre giornate, forse senza accorgerci. Fa’ che sappiamo accoglierla con gratitudine e sperimenteremo sostegno e consolazione per noi e per altri…>>. Serena giornata! P. Antonio Santoro omi

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