Secondo giorno della Novena alla Divina Misericordia. << Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé. >> (cfr Gv 18, 1– 19,42 ). Dinanzi a Gesù Crocifisso, come dinanzi ad ogni “umano crocifisso”, più che le parole, ciò che più conta è “stare” , “in silenzio”, come Maria, avvolti dal Mistero di quell’Uomo-Dio Crocifisso: “scandalo” per i Giudei, “stoltezza/insipienza” per i Greci, e per ogni altro incredulo e indifferente, ma per chi crede è “potenza” dell’Amore di Dio che si rivela proprio nella debolezza… Con Lei e in Lei, Madre di Gesù e Madre nostra, vogliamo “stare”!
“Supremo Fiat”
Nel tuo stabat,
Maria,
il nostro stabat:
ai piedi della Croce
avvolta dalla fitta tenebra
dell’immane dolore.
Stavi,
nel tuo supremo Fiat –
fecondo di divina speranza.
O Madre,
insegna anche a noi,
quel Fiat,
nell’ora d’ogni dolore
per scorgervi germi
di salvezza e risurrezione.
In un silenzio orante, fecondo sabato santo! P. Antonio Santoro omi