9 aprile 2020 – Giovedì della Settimana Santa
Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me». Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga. >> (cfr 1Cor 11,23–26 ). L’apostolo Paolo ed una schiera innumerevole di cristiani hanno testimoniato col dono della vita la verità dell’istituzione dell’Eucaristia fatta da Gesù nell’ultima cena, anticipando così, nei “segni” del pane e del vino, l’offerta di tutto se stesso sulla croce. Evento sconvolgente che si perpetua in ogni celebrazione eucaristica. Consapevoli e grati per questo Dono immenso che sgorga dal cuore misericordioso di Gesù, adoriamoLo, e con San Giovanni Paolo II, uniti preghiamo:
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Con la speranza che il “digiuno eucaristico” , in questo tempo di pandemia, alimenti il desiderio di Lui e della comunione fraterna, auguro una serena giornata! P. Antonio Santoro omi