Frammenti di luce

27 Dicembre 2015 – Festa della Santa Famiglia

《 Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: “Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo”. Ed egli rispose: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”. Ma essi non compresero le sue parole. Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.》(cfr Lc 2, 41-52).

Se riflettiamo bene,  ci lasciano sconcertati il dolore e l’angoscia di Maria e Giuseppe,  così pure la loro non comprensione di ciò che accade e della risposta che Gesù da’ a Maria e Giuseppe.

Eppure, loro conoscevano bene le “origini” di Gesù!  Ma la conoscenza non toglie l’ansia e l’angoscia nell’esperienza di smarrimento del Figlio … La risposta misteriosa e vera di Gesù  non dà soluzione alla domanda di Maria:” Figlio, perché ci hai fatto questo? “. Chissà quante cose,  quanti fatti,  quante parole – compresa la Parola di Dio – non comprendiamo …Quanto smarrimento, ansia e angoscia, anche noi sperimentiamo nella vita, per molteplici motivi …Ciascuno conosce le sue reazioni … La fede non è un bel pacco di verità ben confezionato e di idee chiare e distinte. La fede è cammino che si svolge in una relazione intima e profonda con quel Dio che si è voluto fare nostro compagno di viaggio! La fede cresce dentro le dinamiche di questa relazione interpersonale del tutto speciale …《Maria e Giuseppe, alla scuola della vostra fede possiamo imparare, sempre in modo nuovo e convinto, a fidarci del Figlio Gesù,  anche e soprattutto quando non comprendiamo la volontà di Dio e il suo disegno su di noi e sul nostro mondo. Alla vostra scuola possiamo imparare a custodire,  cioè a mettere insieme le “tessere” del divino-umano mosaico di quanto accade nella nostra esistenza per coglierne il senso e cooperare docilmente …》. Buona domenica e la pace di Cristo regni nelle famiglie! Un caro saluto,  P. Antonio

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