Frammenti di luce

25 marzo 2020

Annunciazione del Signore. << Fratelli, è impossibile che il sangue di tori e di capri elimini i peccati. Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: “Ecco, io vengo – poiché di me sta scritto nel rotolo del libro – per fare, o Dio, la tua volontà”». Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato», cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: «Ecco, io vengo a fare la tua volontà». Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre. >> (cfr Eb 10,4-10). Questo brano della Lettera agli Ebrei riassume molto bene il mistero della “sponsalità” del “corpo” di Cristo: La salvezza-santità di tutti avviene per il “corpo” che Gesù ha ricevuto dal Padre e <>. Gesù di Nazaret è l’essere totalmente con gli altri e per gli altri nel suo corpo e mediante esso. Ciò significa che la creatura umana entra in contatto/comunione con Dio mediante il dono del corpo che Gesù fa di se stesso. Gesù ci ha lasciato il dono del suo corpo in modo speciale nella “mediazione dei sacramenti”. Dunque, alla luce della Parola di Dio – e di una sana antropologia e di una teologia del corpo – il “corpo” di noi esseri umani non è una “carcassa” o un semplice contenitore di cose belle e/o brutte e sporche. San Giovanni Paolo II, nelle sue profonde e dimenticate Catechesi sull’amore umano nel piano divino, ci offre delle riflessioni particolarmente significative sul valore “sacramentale” e “sponsale” del “corpo”. Ecco un piccolo “assaggio”. (A chi è interessato all’argomento, posso inviare, tramite e-mail, ulteriori riflessioni). La fonte più ricca per la conoscenza del valore del corpo è il Verbo fatto carne. “Significato sacramentale del corpo”: Il corpo, e soltanto esso, è capace di rendere visibile ciò che è invisibile: lo spirituale e il divino. Esso è stato creato per trasferire nella realtà visibile del mondo il mistero nascosto dall’eternità in Dio, e così esserne segno. “Significato sponsale del corpo”: Il corpo umano racchiude la capacità di esprimere l’amore: quell’amore appunto nel quale l’uomo-persona diventa dono, attuando il senso stesso del suo essere e del suo esistere. L’uomo porta iscritto nella propria corporeità (mascolinità e femminilità) la capacità di dono e di comunione delle persone. Da questi pochissimi cenni, ci si rende conto che siamo dinanzi ad una grande “sfida educativa” circa il “valore della corporeità”. Urge approfondire la realtà del corpo come dono e come compito, mettendo in atto “itinerari di educazione all’amore” nell’ottica di una dimensione sponsale della persona umana. Intanto preghiamo: <>. Con uno sguardo benevole verso il nostro corpo, soprattutto in questa minaccia del coronavirus, serena giornata! ! P. Antonio Santoro omi

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