Frammenti di luce

24 marzo 2020

<< Dio è per noi rifugio e fortezza, aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce. Perciò non temiamo se trema la terra, se vacillano i monti nel fondo del mare.>> (cfr Salmo 45/46). L’emergenza da coronavirus ci sta mettendo prepotentemente dinanzi al valore non negoziabile della vita e al mistero della morte. Tutti siamo esposti, anche se con diversa consapevolezza e precauzioni. Anche i cosiddetti “potenti” della terra hanno dovuto abbassare la cresta dinanzi ad un nemico invisibile ma così terribilmente insidioso e malefico… Non c’è bisogno di morire per comprendere che siamo tutti uguali, che tutti abbiamo pari dignità. Per farcelo capire – speriamo!! – paradossalmente ci voleva un virus/veleno che non guarda in faccia a nessuno, che non chiede il curriculum vitae, né particolari titoli di meritocrazia per risparmiarci. Non stanchiamoci di pregare sia perché questa pandemia finisca in tempi brevi sia perché possiamo imparare qualche lezione da questa drammatica esperienza… Come una sana evasione (canti, balli, ecc…), oltre che esorcizzare la paura, aumenta le difese immunitarie, ancor di più la preghiera ben fatta attiva ed accelera questo processo di difesa del nostro organismo, essendo la persona un’unità vivente le cui dimensioni fondamentali (psico-fisica, mentale, spirituale) sono inscindibilmente interconnesse. Dunque, la preghiera, intesa come relazione fiduciaria con Dio, costituisce un ottimo antidoto, oso dire un buon “vaccino” contro il covid 19. Nel corso della giornata possiamo così pregare: <>. Serena giornata! P. Antonio Santoro omi

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