15 Marzo 2020

<< Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». >> (cfr Gv 4,5-42). Gesù, nell’incontro con una donna samaritana, rivela la sua identità di Messia e rivela come bisogna adorare Dio: in spirito e verità! Questa affermazione costituisce una novità assoluta. Infatti, il luogo del culto a Dio non sarà più né il tempio di Gerusalemme né il monte Garizim per i samaritani. In altri termini: L’adorazione di Dio non è più legata ad un luogo (per quanto importante e significativo), né a delle forme o modalità cultuali, ma all’amore, perché Dio è Amore che si è fatto dono a noi nel Figlio Gesù che ci dona, a sua volta, lo Spirito. Adoriamo Dio quando viviamo nella Verità della volontà di Dio come Gesù e in Lui e nell’amore frutto/dono dello Spirito che è stato riversato nel nostro cuore. A ben riflettere, Gesù ci educa al “culto relazionale” che ha in Dio la sua iniziativa e sorgente e nell’uomo la sua corrispondenza nella verità e nell’amore nell’ordinario della nostra esistenza quotidiana. Gesù sa come siamo fatti e che ciò che più conta nella vita sono le relazioni tra persone, relazioni caratterizzate dalla verità e dall’amore. Forse in questo tempo di “coronavirus” abbiamo un’opportunità di riscoprire o scoprire il valore delle relazioni che si nutrono di verità e di amore. Ricordiamo che noi cristiani quando parliamo di “amore” parliamo di una realtà che ha a che fare con lo Spirito Santo che è Persona-Amore. Per questo perseveriamo nell’invocarlo: <<Vieni, Santo Spirito, riempi il cuore dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del tuo Amore>>. Serena domenica! P. Antonio Santoro omi