14 Gennaio
<< Anna aveva l’animo amareggiato e si mise a pregare il Signore, piangendo dirottamente. Poi fece questo voto: «Signore degli eserciti, se vorrai considerare la miseria della tua schiava e ricordarti di me, se non dimenticherai la tua schiava e darai alla tua schiava un figlio maschio, io lo offrirò al Signore per tutti i giorni della sua vita e il rasoio non passerà sul suo capo». Mentre ella prolungava la preghiera davanti al Signore, Eli stava osservando la sua bocca. Anna pregava in cuor suo e si muovevano soltanto le labbra, ma la voce non si udiva; perciò Eli la ritenne ubriaca. Le disse Eli: «Fino a quando rimarrai ubriaca? Smaltisci il tuo vino!». Anna rispose: «No, mio signore; io sono una donna affranta e non ho bevuto né vino né altra bevanda inebriante, ma sto solo sfogando il mio cuore davanti al Signore. Non considerare la tua schiava una donna perversa, poiché finora mi ha fatto parlare l’eccesso del mio dolore e della mia angoscia». Allora Eli le rispose: «Va’ in pace e il Dio d’Israele ti conceda quello che gli hai chiesto». Ella replicò: «Possa la tua serva trovare grazia ai tuoi occhi». >> (cfr 1Sam 1,9-20). Lasciamoci ammaestrare dall’esperienza di questa donna semplice e “sterile”! Quanti giudizi negativi si fanno sul modo di pregare degli anziani e sulla cosiddetta “pietà popolare! Infatti il sacerdote Eli ha giudicato Anna che, con sua modalità, dava sfogo al suo dolore dinanzi al Signore chiedendoGli di consolarla col dono di un figlio. La preghiera di Anna era fatta di lacrime; una preghiera prolungata; più che con le parole, ella parlava con tutto il suo cuore gonfio di dolore. Eli, sicuro delle sue categorie e criteri cultuali e sacerdotali, si ferma all’esterno e giudica ubriaca quella donna, deridendola. Ma Dio, che non rimane legato a nessuno schema e modalità di preghiera, ma che scruta nei cuori, esaudisce la preghiera di Anna. Lasciamoci ammaestrare dalla narrazione della Parola di Dio di oggi. Impariamo da Anna una preghiera umile, fatta più di lacrime che di parole, di abbandono fiducioso e non di accusa nei riguardi di Dio. <>. Serena giornata! P. Antonio Santoro omi