Frammenti di luce

25 Settembre 2019

<< Io, Esdra, all’offerta della sera mi alzai dal mio stato di prostrazione e, con il vestito e il mantello laceri, caddi in ginocchio e stesi le mani al Signore, mio Dio, e dissi: «Mio Dio, sono confuso, ho vergogna di alzare la faccia verso di te, mio Dio, poiché le nostre iniquità si sono moltiplicate fin sopra la nostra testa; la nostra colpa è grande fino al cielo. Dai giorni dei nostri padri fino ad oggi noi siamo stati molto colpevoli, e per le nostre colpe noi, i nostri re, i nostri sacerdoti siamo stati messi in potere di re stranieri, in preda alla spada, alla prigionia, alla rapina, al disonore, come avviene oggi. Ma ora, per un po’ di tempo, il Signore, nostro Dio, ci ha fatto una grazia: di lasciarci un resto e darci un asilo nel suo luogo santo, e così il nostro Dio ha fatto brillare i nostri occhi e ci ha dato un po’ di sollievo nella nostra schiavitù. Infatti noi siamo schiavi; ma nella nostra schiavitù il nostro Dio non ci ha abbandonati: ci ha resi graditi ai re di Persia, per conservarci la vita ed erigere il tempio del nostro Dio e restaurare le sue rovine, e darci un riparo in Giuda e a Gerusalemme». >> (Esdra 9,5-9).

Il popolo (un resto!) ritorna dall’esilio in Babilonia (attuale Irak) grazie all’editto del re persiano Ciro che consentiva agli Israeliti di ritornare in patria. Siamo nell’anno 538 prima di Cristo. Arrivati in patria c’è tutto da ricostruire .. La preghiera del sacerdote Esdra ci insegna che il peccato personale, sociale e collettivo ha delle conseguenze. Queste “conseguenze” , ieri come oggi, spesso vengono considerate come una “punizione di Dio”; ma non è preciso dire questo, perché Dio non punisce, ma educa il suo popolo come ciascuno di noi. La preghiera di Esdra ci insegna a rientrare in noi stessi, come singoli e come comunità familiari ed ecclesiali, riconoscere i nostri errori e peccati, chiederne perdono e ricominciare con una rinnovata consapevolezza della fedeltà di Dio e del suo amore misericordioso che mai ci abbandona e ci offre sempre una nuova possibilità fino a quando siamo in cammino su questa terra … << Signore, anche noi siamo “schiavi” delle nostre abitudini, dei nostri vissuti, dei nostri attaccamenti, delle nostre invidie e gelosie, dei nostri peccati… Ti preghiamo: Per la tua Misericordia, liberaci …>>. Serena giornata! P. Antonio Santoro omi

Un commento

  • Laura Lofaro

    Che belle questi commenti che ti spiegano cosi chiaramente!!!!Ne avevo tanto bisogno e per è come se il Signore avesse udito il mio grido e mi abbia esaudito….grazie Mio Dio e grazie a P.Antonio

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