Frammenti di luce

22 Luglio 2019

<< Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» – che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro». Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.>> (cfr Gv 20,1-2.11-18).

Maria di Màgdala, guarita nell’anima da Gesù, rimane fedele al Suo Signore anche oltre la Sua morte. E Gesù le manifesta il suo grande Amore dandole il privilegio di incontrarlo Risorto ancor prima dei suoi apostoli. Alla luce di questo evento e dell’intero Evangelo, potremmo dire che Amore/Amare è sinonimo di Risurrezione/risorgere, perché l’Amore per natura, se è Amore, è eterno perché da Dio-Amore sgorga e in Lui s’inabissa nell’eternità… Il linguaggio dell’amore vero e fattivo, allora, è il linguaggio di chi non muore mai … Per il contrario, dove non c’è vero amore comprendiamo perché tante relazioni sono impregnate di conflittualità, tristezza, delusione, rabbia, agonia, lutto, morte … Ma noi, specialmente noi cristiani, “figli della risurrezione”, non dobbiamo e non possiamo rassegnarci alle sconfitte. Pertanto con l’apostolo Giovanni possiamo affermare: << Noi abbiamo riconosciuto e creduto all’amore che Dio ha per noi. Dio è amore; chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio dimora in lui>> (1Gv 4, 16). E questo stesso Amore Dio ci partecipa (sta tutto qui il Mistero della Creazione e della Redenzione!) e vuole che sia riflesso nelle nostre relazioni interpersonali, nonostante la nostra incostanza e fragilità … <<Santo Spirito, donaci la grazia di vivere sempre in questo amore, come persone risorte … >>. Serena giornata! P. Antonio Santoro omi

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