Frammenti di luce

1 Giugno 2019

<<«In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre».>> ( cfr Gv 16,23b-28).

Chiedete al Padre nel mio nome e vi sarà dato: questo ci dice Gesù. Proviamo a riflettere cosa accade nella relazione tra persone umane per cercare di cogliere quello che Gesù vuole comunicarci, educandoci alla relazione con Dio Trinità d’Amore. Nella misura in cui la relazione tra due persone si attiva, cresce, si approfondisce nella verità e nell’amore (che implica ascolto, rispetto, stima, volere davvero il bene dell’altro, comprensione, sopportazione, aiuto, perdono, misericordia …), le due persone entrano sempre più nel “mondo” dell’altro, comprendono sempre più il suo mondo e desiderano quel bene che l’altro desidera e vuole … Imparano così a guardare ed andare insieme nella stessa “direzione”… Le due persone, se “camminano” e se si vogliono davvero bene, percepiscono una chiamata ad uscire da sé, dalla propria visione particolare della realtà ed insieme cercare e perseguire quel bene a cui si è chiamati. Il dinamismo relazionale interpersonale tessuto nella verità e nell’amore genera gioia ed apre sempre nuovi orizzonti di bene e di vita … Ciò accade – o dovrebbe accadere! – non solo tra sposi, ma anche in altre relazioni umane autentiche, ancor più se le persone sono cristiane. Il Signore ha voluto che nel rapporto con lui si confermasse la stessa legge che vige tra le persone umane: più la relazione si approfondisce, matura, diventa intima, più il modo di sentire, pensare, agire dell’altro diventa il mio… Allora, in questo “esodo” dal mio io a Dio, cosa posso chiedere se non quel bene che lui vuole per me e che, talvolta, io stesso non vedo, o forse anche non accetto? Ecco perché Gesù ci ha insegnato a pregare, dicendo: “Padre, sia fatta la tua volontà”. Se la relazione interpersonale tra Dio e me è vera, cosa posso chiedere di diverso? <<Padre, Padre mio e Padre nostro, insegnami a fare la tua volontà sempre, ricominciando dal desiderio di volere la tua volontà, impegnandomi per fare la tua volontà che è sempre il bene per me e per altri, anche quando, a volte, non la comprendo … >>. Serena giornata! P. Antonio Santoro omi

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