Frammenti di luce

4 Maggio 2019

<<In quei giorni, aumentando il numero dei discepoli, quelli di lingua greca mormorarono contro quelli di lingua ebraica perché, nell’assistenza quotidiana, venivano trascurate le loro vedove. Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: «Non è giusto che noi lasciamo da parte la parola di Dio per servire alle mense. Dunque, fratelli, cercate fra voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico. Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al servizio della Parola». Piacque questa proposta a tutto il gruppo e scelsero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timone, Parmenàs e Nicola, un prosèlito di Antiòchia. Li presentarono agli apostoli e, dopo aver pregato, imposero loro le mani.>> (cfr At 6,1-7 ).

La fede in Gesù genera la Comunità dei credenti. Questa comincia a darsi una “organizzazione” finalizzata all’evangelizzazione e all’aiuto concreto alle persone anche da un punto di vista materiale (oggi parliamo di “promozione umana”). Le Comunità sono formate da uomini e donne, quindi sono condizionate anche dai limiti dei suoi membri oltre che animate dai loro doni … Una oculata, disinteressa e generosa condivisione dei doni e dei compiti all’interno delle Comunità incarna ciò che si annuncia e, quindi, diventa anche segno eloquente della Presenza del Signore Gesù, il Crocifisso Risorto. Non è superfluo evidenziare che i “diaconi” sono stati istituiti anzitutto e soprattutto per un servizio concreto, per venire incontro alle esigenze delle persone in stato di bisogno, molto spesso materiale. <<Vieni Santo Spirito, fa’ che la Chiesa, come popolo di Dio, viva le sue due dimensioni costitutive: l’evangelizzazione e la promozione umana: attenzione a Dio e all’uomo, facendosi prossimo di chi ha bisogno… >>. Serena giornata! P. Antonio Santoro omi

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