Frammenti di luce

15 Aprile 2019

<<Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni. Non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce, non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta; proclamerà il diritto con verità. Non verrà meno e non si abbatterà, finché non avrà stabilito il diritto sulla terra, e le isole attendono il suo insegnamento». >> (cfr Isaia 42,1-7).

Questo “servo sofferente”, profetizzato da Isaia, è Cristo Gesù. La “mitezza” è una delle caratteristiche di questo servo, che è povero e dona tutto se stesso per la salvezza del popolo. La mitezza, infatti, è una dimensione della povertà e della carità. Chi è mite non ha da difendere cose e posizioni, ma fa di sé un dono, cominciando dal donare la verità: come Gesù, così ciascuno di noi . Alleniamoci in questa Settimana Santa ad essere miti, ricominciando, con fiducia, ogni qualvolta fremiamo e l’irascibilità prende il sopravvento … <<Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi. Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signor (Dal Salmo 26/27) >>. Buon cammino in questo Lunedì Santo! P. Antonio

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