18 Gennaio 2019
<<Ciò che abbiamo udito e conosciuto e i nostri padri ci hanno raccontato non lo terremo nascosto ai nostri figli, raccontando alla generazione futura le azioni gloriose e potenti del Signore. Essi poi si alzeranno a raccontarlo ai loro figli, perché ripongano in Dio la loro fiducia e non dimentichino le opere di Dio, ma custodiscano i suoi comandi. Non siano come i loro padri, generazione ribelle e ostinata, generazione dal cuore incostante e dallo spirito infedele a Dio.>> (Salmo 77/78).
La fede è certamente un dono di Dio ma che si “respira” e, quindi, si trasmette da persona a persona, da famiglia a famiglia, da comunità a comunità … Luogo primo e privilegiato è soprattutto la famiglia, chiamata fin dagli albori del cristianesimo, “chiesa domestica”. La famiglia continua ad essere ancora il luogo privilegiato nella trasmissione della fede anche nel nostro mondo e nella nostra cultura scristianizzata? Penso di sì, nonostante tutti i giudizi, pregiudizi e cambiamenti, a volte radicali… Se crediamo veramente, Noi tutti, non possiamo tenere nascosto alle generazioni attuali e a quelle future “ciò che abbiamo udito e conosciuto e i nostri padri ci hanno raccontato”. Non si tratta di fare prediche … Ma, consapevoli delle cambiate situazioni, porre gesti semplici e significativi in modo particolare in ordine alla testimonianza della “carità”: amore, come dono generoso di sé senza pretesa di essere corrisposti , così come fa il nostro Dio con noi, facendosi uno di noi “per” noi, solo per Amore! Il linguaggio dell’amore lo si coglie. Sempre? Purtroppo no! Ogni persona è una realtà preziosa, complessa e, a volte, complessata … “Vissuti” personali possono notevolmente condizionare il corretto apprendimento e sviluppo di questo linguaggio dell’amore … Non dimentichiamolo: ad amare s’impara, perché l’amore non è solo o principalmente un’emozione frizzante o un sentimento forte o una passione travolgente … E, imparare ad amare significa imparare (anche se non sempre in modo consapevole) a conoscere e familiarizzare con la Sorgente dell’Amore, seguirne la corrente e farsi canale per trasmetterla nell’oggi e alle generazioni future … << Santo Spirito, protagonista della missione della Chiesa, ravviva in noi il dono della “cresima” per essere testimoni nei nostri ambienti di vita, con gesti semplici e significativi, perché conditi di sapiente amore …>>. Buona giornata! P. Antonio