23 Dicembre 2018
<<Fratelli, entrando nel mondo, Cristo dice: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: “Ecco, io vengo – poiché di me sta scritto nel rotolo del libro – per fare, o Dio, la tua volontà”». >> (cfr Ebrei 10,5-10).
È un testo bellissimo! Il nostro Dio prima di tutto ci chiede la relazione con lui: non cose da fare, né sacrifici, né peccati da espiare. Cercare e fare la volontà di Dio significa cercare e stare nella relazione con lui. In questo “stare dinamico” impariamo ad acquisire il suo modo di vedere noi stessi, gli altri, la natura … come Lui vede-sente-agisce…La rivelazione di Dio fin dall’Antico Testamento non è rivelazione di comandamenti e precetti e di un culto esteriore, ma la rivelazione di un “Volto”, il Volto di Dio, la cui Volontà è sempre quella di “incontrare” la sua creatura, insegnarle a stare e coltivare la relazione con lui perché in questa relazione permanente la creatura impari a concepire e realizzare ogni forma di bene verso di sé, gli altri e le cose create … Il Natale cosa è se non la celebrazione della memoria di questo Dio che svela il suo Volto facendosi carne per stare e coltivare la relazione con lui e, in lui, tra di noi? Con lui e in lui si concepisce e si pratica un’<ecologia integrale> dove l’umano, il naturale, lo spirituale danzano armoniosamente insieme per il vero ed integrale bene di ogni realtà creata, ciascuna nel suo ordine e secondo il suo fine specifico … In questa visione cosmica, non stanchiamoci di pregare: <<Padre nostro, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra, in ogni cuore, in ogni famiglia, in ogni comunità, in ogni parlamento … >>. Buona domenica! P. Antonio