Frammenti di luce

8 Novembre 2018

<< Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: «Sono pentito», tu gli perdonerai». Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: «Sradicati e vai a piantarti nel mare», ed esso vi obbedirebbe.>> (cfr Lc 17, 1-6).

Meditando sulla Parola di Dio della liturgia di oggi, mi colpisce l’intimo legame tra perdono e fede. Gli apostoli, alla scuola esistenziale di Gesù, avevano compreso (almeno a livello di testa!) che perdonare, anzi perdonare sempre, è possibile, ma nella misura in cui coltiviamo una relazione vitale e stabile con Cristo Gesù. Allora, l’impossibile diventa possibile! S. Cirillo di Alessandria, commentando queste parole di Gesù (“Se aveste fede quanto un granello di senapa …”) afferma: <Se veramente uno, senza dubitare nel suo interno, dice queste parole mosso dalla fede, credendo che così avverrà, allora riceve questa grazia> E conclude: <Abbi dunque quella fede che dipende da te [cioè l’adesione alle verità rivelate, quindi alla persona di Gesù] e si indirizza a Dio, perché egli ti possa donare anche quella che opera oltre le forze umane>. Nella compagnia degli apostoli e dei santi, anche noi, fiduciosi, invochiamo: <<Signore Gesù, accresci in noi la fede>>. Buona giornata! P. Antonio

Lascia un commento