Frammenti di luce

30 Ottobre 2018

<<Nel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri: le mogli lo siano ai loro mariti, come al Signore… E come la Chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli lo siano ai loro mariti in tutto. E voi, mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa … Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo: chi ama la propria moglie, ama se stesso. >> (cfr Efesini 5, 21-33 ). Paolo non fa una lezione accademica di teologia del matrimonio. Egli indica agli sposi cristiani come vivere la “nuova vita in Cristo”, cioè la nuova condizione, in quanto battezzati, nella vita coniugale e familiare.

Ogni storia coniugale e familiare costituisce una “storia sacra”: piccola storia della salvezza inserita nella grande storia del divino disegno universale di salvezza. Nella Lettera agli Efesini la pedagogia e la spiritualità dell’amore coniugale ( e, di conseguenza, anche familiare) sono abbozzate mediante una serie di come. Questa congiunzione caratterizza e qualifica la relazione coniugale. Come amarsi? Come Cristo ama la Chiesa-Umanità! “Cristo ha dato se stesso per lei”. Amarsi con un amore senza misura! Mai dato per scontato, ma sempre ridichiarato e alimentato (con le parole e con i piccoli gesti quotidiani), verificato e purificato da un costante dialogo e dal mutuo perdono, anche mediante il sacramento della riconciliazione. La “sottomissione” è reciproca ed è caratterizzata dall’agàpe (amore gratuito sul modello di quello di Cristo verso la Chiesa-Umanità) e quindi dal dinamismo della kenosi (ossia, la capacità di “fare spazio”, il “vuoto” dentro di sé per accogliere l’altro/a). Questa sottomissione implica pertanto un amarsi (la moglie il marito e viceversa) in Cristo e per lui. Sottomissione al marito e amare la propria moglie come il proprio corpo, costituiscono le due facce della sottomissione reciproca. Anche se molto bello, sappiamo che non è facile vivere così, un amore senza misura, per questo preghiamo: <<Santo Spirito, inonda di luce ed infondi nuovo vigore agli sposi perché, nella sequela insieme di Cristo Gesù, sappiano vedere e vivere la bellezza della loro vocazione ed esserne testimoni>>. Buona giornata. P. Antonio

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