12 Ottobre 2018
<<Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: «Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito». Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima>> (cfr Lc 11,15-26).
Il demonio non si rassegna, ma persevera con tenacia nel suo intento di influenzare fino a dominare la vita degli esseri umani e, in particolare, dei cristiani. Pertanto non basta – seppure necessarie – la decisione operativa di convertirsi, una confessione ben fatta, qualche preghiera e gesto di carità … Oggi, Gesù, nel suo Evangelo, ci invita a vigilare e perseverare. Attendi, dunque ad una fede e sequela “fai da te”. San Paolo, molto saggiamente, così esortava i primi cristiani: <<Chi crede di stare in piedi, guardi di non cadere». (1Cor 10, 12) >>. Con queste parole, l’apostolo, faceva forse del terrorismo psicologico e morale? Certamente no! Paolo era ben consapevole che, senza una sequela quotidiana ed autentica di Gesù, siamo cristiani “a rischio”. <<Santo Spirito, fa’ che nella mia sequela di Gesù non prevalga il mio “sentire” ma il “volere” dell’Eterno Padre … >>. Buona giornata! P. Antonio