11 Ottobre 2018
<<O stolti Gàlati, chi vi ha incantati? Proprio voi, agli occhi dei quali fu rappresentato al vivo Gesù Cristo crocifisso! Questo solo vorrei sapere da voi: è per le opere della Legge che avete ricevuto lo Spirito o per aver ascoltato la parola della fede? >> (cfr Galati 3,1-5).
Paolo, nel confronto a volte aspro con i cristiani provenienti dal mondo giudaico, afferma con molta forza e rischio per la sua vita che la salvezza viene dalla fede in Cristo Gesù e non dalla Legge di Mosè. Per noi, oggi, forse, il problema sembra lontano e che non ci tocchi. Invece, per noi, il problema sta più a monte. Per gli uomini e le donne – ragazzi, giovani, adulti, anziani – del nostro tempo parlare di “salvezza” ha ancora un senso? Se sì, quale? Si sente il bisogno di essere salvati? Salvati perché, da cosa, da chi, in che modo? Lasciamoci interpellare personalmente da questi interrogativi e cerchiamo di rispondere con sincerità, lasciando emergere ciò che veramente “sentiamo” dentro di noi, ciò in cui, in chi davvero crediamo: Per me, per noi, è “salvezza”, “Salvatore” perché mi libera da … <<..Eterno Padre, apri il nostro cuore e accoglieremo la persona, la parola e l’opera del Figlio tuo>>. Buona giornata! P. Antonio